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L’iPad entra nel mondo del coaching

Il mondo del coaching nel circuito femminile continua a migliorare, grazie all’avanzare della tecnologia. Il torneo di Stanford, negli Stati Uniti, è il primo in cui le giocatrici, mentre stanno ricevendo il coaching dal proprio allenatore durante i cambi campo, possono controllare le statistiche e le tattiche su un iPad. In questa maniera, le ragazze avranno accesso a tutte le statistiche del match, oltre alle posizioni in campo e le esecuzioni dei colpi, grazie all’occhio di falco.

Si tratta di una vera e propria rivoluzione per il tennis poiché, finora, non si poteva consultare tutti questi dati in tempo reale. Il coaching è stato introdotto nel circuito WTA non troppo tempo fa, e ora ha fatto un ulteriore passo avanti. Stacey Allaster, CEO della WTA, nelle dichiarazioni che ha rilasciato per Ibtimes, ha commentato: “Questo non migliorerà solo le prestazioni delle giocatrici in campo, ma anche l’esperienza degli spettatori che seguiranno le partite“. Stacey ha anche affermato che il futuro del tennis passa dai dati e dalla tecnologia, per poter fornire un’esperienza più divertente ai fans, sia allo stadio che a casa.

Come funziona

L’applicazione raccoglie in tempo reale i dati su ogni colpo di entrambe le giocatrici, come anche le statistiche della prima e della seconda di servizio. Tutti questi dati potranno essere consultati su un iPad che verrà consegnato agli allenatori all’inizio dell’incontro, che in questo modo potranno analizzarli e consigliare al meglio le proprie giocatrici. L’iPad verra poi restituito dai coach alla fine del match.

L’applicazione non è esteticamente accattivante, ma come hanno detto gli stessi sviluppatori, è stato fatto di proposito, in modo che anche sotto il sole intenso si possano vedere i colori (rosa e giallo), per semplificare la vita agli allenatori. L’app può essere programmata dal coach prima della partita per mostrare le informazioni più importanti per lui, oppure le parti del gioco della tennista che vanno migliorate.

Angelique Kerber ha detto su tutto ciò: “Il mio allenatore è entusiasta. Non vedo l’ora di usarlo, e credo che sia un grande passo in avanti. Ho deciso di usarlo perché può aiutarmi a migliorare il mio gioco, e può dare una svolta in un match complicato in cui sono in svantaggio“. Anche Lindsay Davenport, intanto, è favorevole all’utilizzo di queste tecnologie: “La speranza è che tutte le giocatrici, dalla numero 1 alla numero 100, possano beneficiare di questo. Si potranno analizzare le varie tattiche, oltre alle esecuzioni dei colpi e ai movimenti in campo. Se sarà disponibile per tutti, sarà una cosa molto importante“.

L’ATP, invece, è ancora molto indietro rispetto alla WTA per quanto riguarda . Né il coaching in campo, né tantomeno queste tecnologie verranno implementate a breve termine. Cosa pensate di queste nuove tecnologie? Vi piacciono?

Giacomo Marchetti

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