Maria Sharapova ci riprova

In attesa di rientrare nel circuito a Stanford, la siberiana è scesa in campo per gli Orange County Breakers nel World Team Tennis.

I rientri eccellenti sono tutti un po’ così: un primo torneo oltre le aspettative, un secondo di assestamento e poi inizia la risalita. Nemmeno Maria Sharapova si è sottratta alla regola; subito semifinale a Stoccarda, secondo turno a Madrid battuta dalla “nemica” Bouchard e forse a Roma ci sarebbe stato un passo verso la normalità non fosse stato per l’infortunio all’adduttore della coscia sinistra patito nel corso del match di secondo turno contro Mirjana Lucic-Baroni.

Nello stesso sfortunato giorno, gli organizzatori del Roland Garros avevano annunciato che non avrebbero concesso la wild-card alla russa, motivando la decisione con il fatto che “non si possono trattare allo stesso modo atleti che rientrano da un infortunio e atleti che sono stati squalificati”. Maria, per una volta niente affatto glaciale, aveva prontamente ribattuto che “non riusciranno a fermare i miei sogni in nessun modo” e aveva annunciato che a Wimbledon avrebbe disputato le qualificazioni, rinunciando a chiedere la wild-card.

Poi l’infortunio si era dimostrato più serio del previsto e la Sharapova è stata costretta a saltare tutta la stagione sull’erba e annunciare il proprio rientro ufficiale al torneo di Stanford. Nei giorni scorsi però, giusto per saggiare le proprie condizioni “e tornare a giocare davanti a un pubblico”, la siberiana ha accettato di far parte degli Orange County Breakers per disputare il match valido per il World Team Tennis contro i San Diego Aviators.

All’Omni La Costa Resort di Carlsbad, in California, Maria ha giocato prima il doppio e poi il singolare. Insieme alla slovena Andreja Klepac, la Sharapova ha sconfitto nettamente la coppia composta da Jurak/Rogers per 5-1 mentre nella sfida che la vedeva opposta alla statunitense Shelby Rogers ha perso 5-3. “Nessuna strada è facile” ha dichiarato la russa in conferenza stampa. “Non avevo previsto di giocare il WTT ma sono felice di averlo fatto. Sono molto contenta anche di avere di nuovo un programma di tornei con scadenze precise (prima degli US Open sarà in campo a Stanford e Toronto) e di conseguenza prepararmi; tutto questo mi è molto mancato nei 15 mesi in cui sono stata fuori”.

Inutile negarlo, in un momento storico in cui il circuito femminile stenta a trovare personalità di spicco, con Karolina Pliskova che ha conquistato lo scettro di regina pur perdendo al secondo turno a Wimbledon da Magdalena Rybarikova, i rientri, sia pur lastricati di contrattempi, di giocatrici del calibro di Sharapova, Azarenka e Kvitova non possono che risvegliare l’interesse degli appassionati.

Quella che ci attende potrebbe essere un’estate americana ricca di spunti e la determinazione con cui Maria Sharapova sta interpretando questo ritorno sulle scene fa ben sperare chi vorrebbe rivederla mandare baci al pubblico e con un trofeo tra le mani. Non sarà facile risalire la corrente ma le avversarie conoscono il temperamento della cinque volte campionessa slam e c’è da giurarci che Masha farà di tutto per mettere loro il bastone tra le ruote.

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