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Maria Sharapova, effetto doping

Spesso una squalifica per doping può condizionare un’intera carriera, perché interrompe una routine abituale, ti allontana in qualche modo dal mondo del tennis senza facilitarne troppo il ritorno. In alcuni casi – il più eclatante è quello di Cilic – uno stop dal tennis non può far altro che bene, come testimonia la vittoria a Flushing Meadows ed i successivi risultati, ma solitamente queste storie non hanno lieto fine e terminano nel peggiore dei modi.

Fortunatamente non sembra essere questa la situazione di Maria Sharapova, fermata ad inizio 2016 a causa del Meldonium, un medicinale divenuto illegale con le nuove regole, delle quali la russa non era a conoscenza, e che l’ha dunque portata ad una squalifica di quindici mesi. Tornata in campo sulla terra rossa di Stoccarda, ha esordito con una vittoria a spese dell’azzurra Vinci, ma poi non é riuscita a ripetersi nei seguenti match e, in questo 2017, ha vinto solamente 11 incontri. Ovviamente, riprendere il ritmo in modo da poter puntare in alto richiede tempo e sacrificio, ma la ex numero uno al mondo sembra determinata per riuscire a farcela e tornare a guardare la classifica dalle prime posizioni. [fncvideo id=117889 autoplay=false]

Nel frattempo, analizzando la stagione passata dove la Sharapova é stata lontana dai campi dall’inizio alla fine, si può notare che, dal punto di vista economico, il bilancio della giocatrice russa ha fatto registrare un grosso calo in quanto solo gli sponsor Nike, Evian, Porsche e Head hanno continuato a supportarla, mentre molti altri brand famosi hanno deciso di interrompere la collaborazione e quindi non ci sono state più entrate in questo settore per la bella tennista di Njagan’. Indubbiamente, con tutti i soldi accumulati durante la carriera, – é stata una delle tenniste più pagate di sempre – non se la passa male, però se andiamo a guardare le cifre dell’anno passato, la Sharapova ha guadagnato “solo” 6 milioni di dollari, a fronte della cifra che oscillava tra i 21,5 ed i 23 milioni di dollari che, secondo Forbes, la russa ha guadagnato nel 2015, dunque possiamo notare una differenza di ben 17 milioni, che mettono in risalto ancora di più gli effetti di questa squalifica per doping, che ha avuto un impatto non indifferente sul conto in banca della Sharapova.

Tornata di recente sulle prime pagine dei giornali grazie all’uscita della sua autobiografia dal titolo “Unstoppable” (inarrestabile), dove si é levata qualche sassolino dalla scarpa, ma soprattutto ha parlato della sua storia, la Sharapova ha trattato diversi temi anche nell’ultima conferenza stampa, vale a dire dopo la pesante sconfitta contro Simona Halep, tra cui la squalifica per doping.

“Ci sono state molte volte in cui, fuori dal campo, ho pensato: “Non auguro questo al mio futuro figlio. C’è troppa delusione. Lavori tantissimo, ci dedichi molto tempo e a volte non va come speri, e cominci a farti delle domande” ha dichiarato la russa, che ha poi aggiunto:

“Ma continui a lottare e il premio è incredibile e speciale. Non sono i soldi e nemmeno i trofei, è qualcosa che si sente dentro. Lo sport dà alle persone sensazioni irripetibili. Ecco perché è così grande”.

Antonio Sepe

Sono nato tre giorni dopo Jannik Sinner. Il talento, però, l'aveva già preso tutto lui. Guardo il primo turno di un Atp 250 con lo stesso entusiasmo di una finale di Wimbledon.

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