Martina Navratilova e Virginia Wade si esprimono sul “caso Moore”

Le dichiarazioni rese domenica scorsa dall’ ormai ex-direttore del torneo di Indian Wells , come previsto, hanno  scatenato una serie infinita di piccate reazioni.

Come noto , Raymond Moore aveva invitato le tenniste a ringraziare Roger e Rafa che  con la loro presenza avrebbero, a suo dire, aperto una nuova  e luminosa strada al tennis femminile:

“Se fossi una giocatrice di tennis ringrazierei Dio per la nascita di Roger Federer e Rafa Nadal”; queste le pesanti affermazioni di Moore che , immediatamente, hanno sollevato un turbinio di polemiche culminato poi  con le sue dimissioni.

Tra coloro che hanno voluto esprimere la loro opinione su quanto detto da Moore , e da Novak Djokovic  che ha in parte condiviso il suo pensiero,   vi sono  due grandi campionesse del passato : Martina Navratilova e la britannica Virginia Wade.

La campionessa ceca, naturalizzata americana, ha  di fatto liquidato le affermazioni di Moore come un relitto del passato:

“E ‘stato molto desolante vedere Raymond Moore fare queste affermazioni  distorte e molto vecchie sulle donne. Siamo arrivati fin qui da sole, senza l’aiuto di giocatori di sesso maschile, e così continueremo in futuro”.

Sulle affermazioni di  Nole  Martina è stata più diplomatica , ma comunque chiara:

“Per quanto riguarda Novak Djokovic, che  mi piace molto, evidentemente non ha capito perché quando donne e  uomini giocano in tornei combinati, devono essere pagati in egual misura. Pensavo che questo problema fosse  stato risolto e superato da anni”.

Diretta e quanto mai incisiva l’opinione di Virginia Wade .

Per la campionessa di Wimbledon 1977 sarebbe molto più giusto che tutto il tennis ringraziasse Roger e Rafa:

“Credo che Novak avrebbe dovuto sentirsi un po’ offeso per come Ray si è riferito a Roger e Rafa. Lui stesso avrebbe potuto sentirsi un po’ offeso. In realtà tutti dovrebbero inginocchiarsi  ringraziando Dio per quei due”.

La Wade entra poi nello specifico dell’equal prize :

“So che  i tornei maschili attirano più persone rispetto alle donne, ma la concorrenza nel tennis femminile è molto dura e le donne lavorano sodo come gli uomini”.

Comunque vada, la miccia accesa dalle dichiarazioni di Moore sembra destinata ad infuocare un dibattito che resta, in realtà, ancora aperto.

 

Piera Camerlingo

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