MADRID – Come di consueto alle ore 12 è iniziato il programma, per noi italiani orario quasi di pranzo, ma per gli spagnoli la mattinata è appena iniziata e i bar della città sono pieni di cittadini che fanno colazione. Il programma di oggi è tutto all’interno della Caja Magica e quindi abbandono definitivamente il mio tour nei campi fuori, oggi abbastanza freddolosi e piovosi. Comunque il programma continua anche all’esterno grazie al torneo di Under 16 maschile e femminile. Si potrebbe comunque andare a caccia di qualche talento del futuro proprio nei campi secondari, ma preferisco di gran lunga andarmi a vedere cosa combina il samurai Nishikori contro uno dei padroni di casa David “Ferru” Ferrer.
Appena entro in campo mi accorgo che come capita ogni tanto a giocare la partita non sono solo i due giocatori, ma anche l’uomo seduto sul seggiolone, ovvero Mohamed Lahyani, svedese di nazionalità ma marocchino di nascita. Appare come noi molto infreddolito Mohamed che si sfrega le mani spesso e volentieri, alla ricerca di un po’ di caldo che però oggi a Madrid non sembra proprio volerne sapere di arrivare. Ovviamente quando la speaker annuncia: “arbitraje este partido Mohamed Lahyani” l’applauso della folla è più caloroso di quando vengono annunciati i players.
La partita scorre via veloce e verso la fine del primo set, un Mohamed piuttosto annoiato, in diretto collegamento con la stazione meteo della Nasa, prevede la pioggia e inizia a chiamare tramite radio i supervisor per la chiusura del tetto. Che fosse per la pioggia imminente o per il troppo freddo che lo costringeva seduto sul seggiolone mai lo sapremo. Comunque la pioggia arriva sul 1-0 del secondo set, io scappo a ripararmi in una zona coperta e i giocatori rientrano brevemente negli spogliatoi mentre il tetto sulla Caja inizia a chiudersi. A tetto coperto cambia poco il risultato e Kei Nishikori ha la meglio in due set.
Nel frattempo sul centrale la Halep ha scherzato cinquanta minuti contro la Vandeweghe. Peccato perchè l’americana ha fatto un gran bel torneo questa settimana. Sul campo a fianco invece una simpatica Sevastova ha sconfitto la più quotata Bertens senza mai concedere una palla break. In conferenza stampa ha poi detto di essere molto in fiducia per il proseguo del torneo. Oggi vedremo. Dopo una breve pausa decido di andarmi a vedere la sfida tra i due giocatori più pettinati del torneo: Raonic e Goffin. Il capello di Goffin ricorda quello del grande Javier Zanetti, mai fuori posto nonostante la corsa e l’inevitabile sudore. Peccato che non ci sia storia in campo con Raonic costretto a correre a destra e sinistra (non proprio la sua specialità), e Goffin che sbaglia una pallina ogni trecento colpi. Un veloce 6-4, 6-2 spedisce a casa il canadese. Non faccio nemmeno in tempo a riordinare le idee che sul centrale uno spento Murray in poco più di un’ora viene sconfitto dal “lucky loser” Borna Coric che per come sta andando il torneo è più fortunato (lucky), che perdente (loser).
Prima di buttarmi sulla grande partita di “Grisha” Dimitrov faccio anche in tempo ad entrare brevemente sul campo “Sanchez” per Mladenovic-Cirstea. Assisto in diretta a quattro doppi falli della francese nello stesso game e così dopo appena dieci minuti me ne esco senza rimpianti, mi dispiace solo perchè a vedere la partita saremo stati in una cinquantina più o meno. Alla fine ha la meglio la Mladenovic in due set. In contemporanea sul centrale “Santana” un ritrovato Djokovic le suona al padrone di casa Feliciano Lopez. Sinceramente non avevo molti dubbi.
Arriva anche il momento di Thiem-Dimitrov e dalla prima fila assisto ad uno spettacolo puro di classe e purezza del tennis. Il miglior rovescio emergente, almeno secondo me, quello dell’austriaco contro la classe naturale del bulgaro. Ovviamente la curva di Grigor è come sempre calorosa e tre bellissime ragazze in prima fila con la bandiera bulgara ne sono la conferma. Che sia quello il problema delle mille occasioni non sfruttate da Dimitrov? Era forse un po’ distratto? Secondo me no, e vedo più meriti di Thiem che demeriti di Dimitrov. Nei cinque match point a suo favore non ha sbagliato nulla, semplicemente Thiem li ha annullati da grande campione. Questi due ragazzi se riescono a mantenere questa continuità possono dire la loro in qualsiasi torneo e arrivare in qualsiasi posizione del ranking.
Contemporaneamente al mio match, la meno famosa sfida tra Cuevas e Paire viene vinta dall’uruguaiano che oggi se la vedrà con Zverev. Proprio il tedesco ha vinto facilmente contro Berdych. Qualche nome nuovo nel panorama mondiale di certo non guasta: Zverev, Coric, Thiem, Sevastova, Mladenovic.
Da buon indovino prevedo che la partita di Nadal non sia molto interessante e nemmeno mi preoccupo di andare sul campo per assisterla in diretta ed effettivamente quando vedo che Kyrgios fatica a tenere il servizio, capisco che non ci sarà storia. Il 6-3, 6-1 ne è la conferma.
Altra giornata finita e altro ritorno in hotel, per fortuna ci concediamo per una volta il ritorno in metro, vivendo un po’ la comunità madrilena sempre molto calorosa e allegra a qualsiasi ora del giorno e della notte.