Muore il padre di Jelena Ostapenko: l’annuncio della lettone

La scorsa settimana Jelena Ostapenko aveva dato forfait ad Auckland per motivi personali, oggi è arrivato l'annuncio sui social: il padre è deceduto negli scorsi giorni.

I lutti che hanno colpito indirettamente il circuito WTA negli ultimi mesi continuano a crescere: dopo la morte del padre di Amanda Anisimova e Aryna Sabalenka, muore anche il padre di Jelena Ostapenko. La tragica notizia è arrivata questa mattina tramite i profili social della lettone: “So che ci sei sempre stato sin dal primo giorno, Sfortunatamente la vita può portare via le persone che ami e capisci cosa ti manca di più quando non è più lì con te. Non esitate nel dire buone parole o passare del tempo insieme finché potete perché non bisogna dare niente per scontato. Sarai sempre nel mio cuore, papà. Ti amerò per sempre”. 

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Un inizio di stagione complicatissimo dal punto di vista personale per la giovane lettone, che dopo il trionfo slam nel 2017 non è riuscita a confermarsi ad alti livelli. Ad oggi si trova in 45esima posizione nel ranking e a causa del lutto che l’ha colpita ha dato forfait al torneo di Auckland, dove avrebbe dovuto iniziare la sua stagione. Attualmente Jelena si trova già a Melbourne, quindi è molto probabile che giochi comunque gli Australian Open.
Negli ultimi mesi altre due giovani colleghe hanno dovuto affrontare la stessa situazione della lettone ed entrambe ne sono uscite a testa alta come se nulla fosse successo. Anzi, forse hanno trovato la forza di andare avanti e di lottare proprio a causa dell’accaduto. Si tratta di un fatto strettamente personale e soggettivo, ma ciò che è certo è che Ostapenko è una grande lottatrice e lavoratrice.
Negli ultimi mesi ha faticato a mantenere una buona costanza anche all’interno dello stesso match, il servizio non l’ha aiutata e il numero eccessivo di doppi falli l’ha enormemente penalizzata.
Nelle ultime settimane del 2019, però, aveva ritrovato una buona condizione, che le ha permesso di raggiungere la finale a Linz e di vincere il torneo di Lussemburgo.

Alla Ostapenko non manca di certo il tennis: il suo gioco è rischioso e se la concentrazione non è alta il rischio è quello di commettere troppi errori e di regalare il match, ma se, come accaduto a Parigi nel 2017 e in varie altre situazioni, tutto va per il verso giusto, diventa difficile arginare la sua potenza.  Melbourne sarà un test complesso per Jelena, che dovrà affrontare difficoltà che vanno ben oltre un campo da tennis e sarà importante il modo in cui reagirà. In tanti casi gli atleti hanno dato prova di avere una forza fuori dal comune e uno spirito di sacrificio che permette loro di spingersi oltre i propri limiti: questo è quello che auguriamo ad Ostapenko, che a soli 22 anni ha ancora una lunghissima carriera da percorre.
Sicuramente per lei non sarà stato facile reggere la pressione mediatica e il pensiero di dover difendere così tanti punti, ma il 2020 può assolutamente essere il suo anno. Difende pochi punti, si trova attualmente in una fascia di ranking medio-alta che le permette di accedere ai tornei più importanti e bastano davvero pochi buoni risultati per scalare velocemente il ranking.

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