Australian Open, Naomi Osaka e Jennifer Brady volano in finale

Saranno Naomi Osaka e Jennifer Brady a contendersi il titolo di campionessa agli Australian Open 2021. Sfuma l’ipotesi – che avrebbe inorgoglito l’USTA – del derby tutto americano con Serena Williams. Anche Karolina Muchova, altra grande outsider del torneo, vede svanire il proprio sogno proprio ad un passo dall’ultimo atto.

Era la sfida più attesa quella tra la nipponica e la 39enne statunitense, rivincita della finale tanto discussa degli US Open. Le due si erano già sfidate in questa estate australiana nell’esibizione di Adelaide e, in quella occasione, era stata la veterana ad aver la meglio.

Tutto ribaltato in occasione della semifinale del primo Slam dell’anno. A Melbourne, rispettando anche il pronostico, Naomi Osaka ha superato Serena Williams in due set chiusi con il punteggio di 6-3, 6-4. Illude la statunitense che parte forte andando in vantaggio di 2 game salvo poi subire il ritorno della giapponese. Dura poco più di un’ora la sfida con i due parziali che si chiudono rispettivamente in 36 e 39 minuti.

Nella partita tra le due rivelazioni di questa edizione degli Australian Open è stata invece Jennifer Brady ad avere la meglio. Sono serviti tre set alla statunitense per superare Karolina Muchova. Dopo esser stata sotto nel primo parziale, la ceca ristabilisce l’equilibrio salvo poi cedere il passo definitivamente.

La 25enne di Harrisburg conquista così la prima finalissima Slam della sua carriera e, dopo l’exploit del 2020 di Sofia Kenin proprio in Australia, un’altra tennista americana potrebbe fare grande salto conquistando il primo titolo prestigioso proprio sul cemento di Melbourne.

Per Naomi Osaka invece proverà a riconquistare il titolo degli Australian Open per la seconda volta in carriera dopo il successo del 2019. La nipponica conferma le aspettative della vigilia: è lei, ancora una volta, la super favorita per la vittoria finale. Per entrambe una giornata e mezzo di riposo. Scenderanno in campo sabato alle 9:30 (ora italiana) per contendersi il titolo.

 

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