Naomi Osaka ha ritrovato la vittoria. A quattro anni dall’ultimo trofeo sollevato agli Australian Open del 2021, l’ex numero uno del mondo ha conquistato il titolo al WTA 125 di Saint-Malo, in Francia, battendo in finale la slovena Kaja Juvan con un convincente 6-1, 7-5. Più che una semplice vittoria, quella della giapponese rappresenta un segnale importante: la sua carriera, dopo una lunga pausa per motivi personali e la maternità, potrebbe finalmente imboccare la strada della rinascita.
Sulla terra battuta francese, una superficie storicamente non congeniale al suo gioco esplosivo, Osaka ha mostrato una versione inedita e più paziente del suo tennis. Dopo aver dominato il primo set con colpi pesanti e profondi che hanno lasciato Juvan senza risposte, il secondo parziale si è fatto più complicato. Doppi falli, errori da fondo e un break subito hanno messo in discussione la sua leadership. Ma Naomi ha reagito con determinazione: “non ha mai lasciato andare nessun punto, nemmeno nei momenti più difficili del match”, come ha sottolineato la cronaca del torneo.
Il vento forte ha reso ancora più insidiosa la gestione degli scambi, ma Osaka ha tenuto duro. Ha annullato palle break in momenti chiave, ha recuperato lo svantaggio e, dopo aver sciupato un primo Championship point, ha chiuso alla quarta occasione, mettendo fine a una sfida che si era complicata da sola.
Oltre a essere il suo primo titolo su terra battuta, quello di Saint-Malo è l’ottavo trofeo in carriera per Osaka, che torna così nella top 50 del ranking WTA. La vittoria in Francia non solo le regala fiducia in vista degli Internazionali d’Italia e del Roland Garros, ma testimonia anche una ritrovata continuità dopo i mesi difficili seguiti alla maternità e alle uscite premature nei tornei precedenti.
Scendere in campo per cinque match consecutivi, seppur contro avversarie non di primissima fascia, è stato fondamentale per una giocatrice che sta cercando di ritrovare ritmo, sicurezza e confidenza nel proprio gioco. Osaka ha scelto volutamente un torneo di livello inferiore per accumulare minuti sul campo e “costruire fiducia sulla terra rossa”, una scelta che si è rivelata strategicamente vincente.
Il cammino di Naomi Osaka negli ultimi anni è stato segnato da ostacoli dentro e fuori dal campo: dalla lotta per la salute mentale alla maternità, passando per i tentativi di rientro mai davvero convincenti. Oggi, la 27enne giapponese sembra determinata a riprendersi il proprio spazio nel tennis mondiale, anche se è la prima a riconoscere che il livello mostrato a Saint-Malo non è ancora sufficiente per competere ad armi pari con le migliori del circuito.
Il servizio resta altalenante e l’ordine negli scambi da fondo campo va ritrovato, ma la capacità di non disunirsi nei momenti critici e il desiderio di stare in campo con costanza sono segnali inequivocabili di un cambiamento.
Non è passata inosservata nemmeno la reazione di Osaka alle critiche ricevute online. Con l’ironia che la contraddistingue, ha pubblicato su X (ex Twitter) un messaggio provocatorio rivolto ai suoi detrattori: “This is for everyone that constantly has shit to say lol”, allegando una finta domanda di assunzione per chi “non ha nulla di costruttivo da dire”. Un messaggio chiaro: Naomi è tornata, anche con il sorriso.
Con Saint-Malo, Naomi Osaka non ha solo vinto un trofeo. Ha dimostrato a sé stessa e al mondo che può ancora essere protagonista. Il viaggio verso la vetta è appena cominciato, ma questa volta sembra avere tutte le intenzioni di completarlo.
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