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Non solo un hobby: le migliori singolariste-doppiste del 2016

Il ruolo del doppista ha un’accezione che cambio molto tra il circuito WTA e il circuito ATP. Tra i maschi, ad esempio, c’è una maggior dedizione ad una solo delle specialità, o singolo o doppio, quindi è molto difficile trovare nei primi 20 al mondo di doppio giocatori che siano anche dei forti singolaristi. Tra le donne invece è tutto molto diverso: Sania Mirza, Martina Hingis, Lucie Hradecka o le sorelle Chan sono sicuramente delle specialiste del doppio.
FURIA CECA – Karolina Pliskova è numero 6 del mondo accertata. Quest’anno ha portato a casa Nottingham e, soprattutto, Cincinnati. A questo si aggiunge anche la finale dell’US Open che le ha concesso di disptare le WTA Finals. Ma anche nel doppio la ceca è una giocatrice rispettata, e non è più una sorpresa vederla arrivare in fondo ai tornei. Quest’anno ha portato a casa il torneo di Birmingham in coppia con la Strycova e, avendo come compagna Julia Georges, è giunta sino in fondo a Indian Wells. Quindi è appurata la naturale capacità della Pliskova di giocare in doppia, e questo è stato anche uno dei motivi grazie al quale la Repubblica Ceca è riuscita ad aggiudicarsi la Fed Cup. Karolina infatti ha vinto tutte e tre le doppie partite giocate nella gara a squadre (in coppia o con la Strycova o con la Hradecka). Il termine del 2016 la vede quindi con una posizione di tutto rispetto anche nella classifica del doppio: undicesima.


GIOVANI FRANCESI CRESCONO – Carolina Garcia è stato un vero e proprio exploit quest’anno. Se nel singolare si è fatta rispettare, vincendo due tornei (a Strasburgo e a Maiorca) e arrivando alla posizione numero 24 del singolare, è stato nel doppio che si è affermata come campionessa. Ben quattro sono stati i titoli messi nel sacco dalla giovane lionese nel doppio quest’anno, con le chicche di Madrid e del Roland Garros, una subito dopo l’altra, che le hanno permesso (insieme alla finale all’US Open) di arrampicarsi sino alla seconda posizione del ranking. La compagna quest’anno è cambiata: prima era la Srebotnik mentre da quest’anno è la connazionale Mladenovic, con cui ha anche sfiorato il trionfo in coppa Davis. Tutto questo, a cui si aggiunge anche un argento olimpico, possono offuscare una stagione veramente eccellente per la francesina classe 1993.


TRENT’ENNE – Più grande delle giocatrici analizzate in precedenza è la russa Elena Vesnina, la quale probabilmente ha appena portato al termine la miglior stagione della carriera. Pur senza ottenere grandissimi risultati in singolari (giusto la singolare a Charleston), è riuscita a portare a casa altri tre tornei in doppio (vanta ben 15 titoli in bacheca in questa specialità). Tutti i titoli sono di ottimo livello: Montreal è stata una grande iniezione a livello di classifica, l’oro di Rio è stato il più prestigioso dell’album, mentre la chiusura della vittoria delle WTA Finals è stata la vera e propria ciliegina sulla torta. Tutto questo ha fruttato la posizione numero sei in doppio, due posizioni sopra la compagnia storica Makarova. Esperta e versatile, è probabile che vedremo la Vesnina mantenersi in alte posizioni anche per il 2017.


VETERANA – Un’altra giocatrice in grado di terminare all’interno della top 20 sia in singolo che in doppio e è la Strycova. La sua capacità di soffrire in campo ha permesso di etichettarla come una delle migliori atlete in circolazione. Nel suo palmarès ci sono anche parecchi nomi altisonanti come, la Pliskova stessa, la Kerber e la Muguruza, e ciò le ha permesso di raggiungere titoli importanti, tra cui spicca Cincinnati. In ogni caso la sua capacità di rimanere competitiva per tutto l’anno, oltre all’inevitabile salto di qualità effettuato in coppia con Sonia Mirza. Anche lei è stata una delle artefici del bellissimo successo della Repubblica Ceca in Fed Cup. E a trent’anni eccola che è 17 in doppio e 20 in singolare. Niente male.


TRICOLORE – Non potevamo terminare con un focus legato ai colori azzurri che risponde al nome di Roberta Vinci e Sara Errani. A vedere solo il 2016 ci sarebbe ben poco da stare allegri: le due ex dominatrici del doppio femminili hanno ottenuto pochi risultati, o perché maggiormente concentrate sul singolare (Vinci) o perché assediate da problemi fisici. Sta di fatto che Robertina adesso è scesa sino alla posizione numero 185, mentre la storica partner Sarita è alla posizione numero 49. Tuttavia abbiamo avuto la bella soddisfazione di rivederle giocare assieme alle olimpiadi (dove sono uscite dopo un combattuto quarto di finale contro la forte coppia della Repubblica Ceca). Dopo si sono nuovamente separate ma, sapendo che Roberta Vinci giocherà ancora (almeno) un altro anno nel circuito, speriamo che questo 2017 le veda cambiare idea e proseguire di nuovo assieme. Anche perché quel divorzio noi non lo abbiamo mai ben capito e quei 5 titoli dello Slam mica vanno scordati così facilmente.

Giovanni Romano

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