Orgogliose: le tenniste che hanno deciso di uscire allo scoperto

Non è un segreto che il tennis, come molti altri sport, continua ad essere un territorio ostile per tutti coloro il cui orientamento sessuale sia differente da quello eterosessuale; non è da sorprendersi, di conseguenza, che ben pochi abbiano il coraggio di rivelarlo pubblicamente.
Vediamo queste coraggiose giocatrici (perché sono state tutte donne), che hanno deciso di fare un passo in avanti e alzare la voce contro la lesbofobia e gli abusi maschili.

Martina Navratilova

La tennista americana di origine ceca Martina Navratilova, 61 anni, è riuscita a sposarsi nel 2014 a New York con la sua fidanzata, la russa Julia Lemigova, con la quale si frequentava da 6 anni e con cui vive ora in Florida.
“Ho 58 anni, e mi sono sposata oggi per la prima volta! Era solo questione di tempo. Crescendo come una donna lesbica, semplicemente non ci si pensa. Poi, dieci anni fa circa, ho pensato: “Sai cosa? Credo che tra 10 anni i matrimoni tra persone dello stesso sesso saranno consentiti”. Ed eccoci qui, 10 anni dopo, a renderlo legale“, aveva detto la 18 volte campionessa slam e attivista per i diritti LGTB.

E’ da sottolineare come Navratilova sia uscita allo scoperto nel 1981, in un’intervista per il New York Daily News, diventato un punto di riferimento per tutte le donne che vivevano la propria condizione di omosessualità in silenzio.

Gigi Fernandez

La tennista portoricana Beatriz “Gigi” Fernandez, una delle migliori giocatrici di doppio della storia, ha reso pubblica la propria condizione di lesbica nel 2010, in un’intervista per il New York Times, in cui ha pure parlato del duro processo che ha vissuto per vedere esaudito il proprio sogno di diventare madre di due gemelli assieme alla sua compagna, Janes Geddes.

Billie Jean King

E’ doveroso segnalare come la statunitense abbia appianato il cammino a molte altre sportive. Quando la notizia sul suo orientamento sessuale divenne pubblica nel 1981, sia il suo avvocato che il suo rappresentate le chiesero di non ammettere la verità, ma lei si oppose all’occultamento della sua identità come ragazza lesbica. Poi, dichiarerà anche che avrebbe dovuto farlo prima, riconoscendo però di essersi sentita a suo agio con la sua sessualità solo a partire dai suoi 51 anni, dopo molte operazioni (dovuti, tra le altre cose, ai pregiudizi della società dell’epoca e dei suoi stessi genitori, di visioni omofobe e conservatrici).

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A meno che non si senta pronta, nessuna dovrebbe uscire allo scoperto“, ha detto in un’intervista.  Attivista per i diritti delle minoranze e fondatrice della WTA, King creò nel 2014 l’organizzazione senza scopo di lucro “Billie Jean King Leadership Initiative, dedicata a promuovere l’uguaglianza sul posto di lavoro.

Rennae Stubbs

L’ex tennista australiana, ora 47enne ed ex numero 1 del mondo in doppio, ha detto più di una volta come non si sia mai sentita discriminata per il suo essere omosessuale: “Le persone sono quelle che sono, amano chi amano, e più persone fanno outing per loro volontà, più si verrà accettate“, ha dichiarato. Vincitrice di 60 titoli di doppio e finalista di altri 41, Stubbs, ha deciso di dichiarare il proprio essere lesbica nel 2006, nella speranza che il suo parlare possa aiutare molti adolescenti nella sua stessa situazione.

Amelie Mauresmo

Dal momento in cui fece outing nel 1999 (quando aveva 19 anni ed era già tra le migliori 30 al mondo), l’ex giocatrice francese dovette fare fronte a diversi commenti sulla sua condizione e sul suo fisico.
Senza andare molto lontani, la statunitense Lindsay Davenport (dopo essere stata sconfitta dalla francese nella semifinale degli Australian Open ’99), forse arrabbiata per il risultato della partita, dichiarò che giocare con Mauresmo era “come giocare con un uomo”. In questo caso, però, l’americana si rese conto delle proprie dichiarazioni infelici e presto si scusò con la collega.
Molte giovani si identificarono con la storia della Mauresmo e scrissero alla 25 volte vincitrice di titoli WTA per ringraziarla del suo gesto e di aver dato visibilità a un’insieme di persone che vive senza fidarsi di fare outing. 

Johanna Larsson

La svedese Johanna Larsson, che ad agosto compirà 30 anni, ha rivelato la scorsa estate di essere lesbica, e di come la sua vita sia stata una continua menzogna fino ad allora. In un’intervista a cuore aperto, in cui era accompagnata dalla compagna Amanda Strang, Larsson dichiarò che, quando lo disse alla madre, questa le diede il pieno appoggio. Ovviamente, però, non è stato per niente facile renderlo noto anche a tutte le colleghe. Aveva paura di perdere sponsor e che quello potesse influire negativamente sulla sua carriera da professionista.
Mi sentivo dipendente dalle persone, temevo le loro reazioni e di non poter continuare ad inseguire i miei sogni col tennis“.

Alison Van Uytvanck

Ultima in ordine cronologico, la tennista belga ha dichiarato in un’intervista: “Ai giovani del momento dico di non avere paura e che non devono avere dubbi nel parlare in totale libertà di questo fatto. Non c’è niente di male”. Nella stessa, aveva commentato le dichiarazioni di Margaret Court, che aveva definito “creature del demonio” i transgender: “Ciò che ha detto ha danneggiato molte persone, non si possono dire queste cose”.

Fonte: puntodebreak.com

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