C’è qualcosa di profondamente magnetico in Jelena Ostapenko. Una tennista capace di sfiorare l’eccellenza e sprofondare nell’abisso nel giro di pochi giorni. Ma quando il suo tennis prende fuoco, l’effetto è travolgente. Il torneo WTA 500 di Stoccarda ne è stato la prova: la giocatrice lettone, classe 1997, ha dominato con autorità, battendo due delle avversarie più temibili del circuito, Iga Swiatek e Aryna Sabalenka, in un crescendo che ha ricordato a tutti il talento che esplose nel 2017 con la clamorosa vittoria al Roland Garros.
A Stoccarda, Ostapenko ha mostrato il volto migliore del suo tennis: aggressivo, potente, lucido. In finale ha letteralmente travolto Aryna Sabalenka, numero uno del mondo, con un netto 6-4 6-1 in meno di un’ora e mezza. È il nono titolo in carriera per la tennista di Riga, che ora guarda con ritrovata fiducia alla stagione sulla terra battuta.
L’impresa non è arrivata per caso. In conferenza stampa, la 27enne ha rivelato di aver “analizzato molto le partite precedenti contro Sabalenka” e di essere scesa in campo con “idee molto chiare su cosa fare”. Un approccio che ha pagato, confermando che Ostapenko, quando riesce a canalizzare la sua irruenza in una strategia coerente, può battere chiunque.
https://twitter.com/tennis_gifs/status/1914302176370831581?ref_src=twsrc%5Etfw
La vittoria a Stoccarda non è solo un trofeo da aggiungere in bacheca, ma un punto di svolta mentale per una tennista che ha spesso faticato a gestire la pressione e la discontinuità. “Non l’ho confessato a nessuno, ma appena arrivata qui sentivo che avrei vinto il titolo”, ha raccontato Ostapenko con un sorriso, aggiungendo: “Mi vedo giocare sempre meglio ogni giorno. Sono estremamente fiduciosa e penso di meritare risultati come questo”.
Parole che pesano, perché pronunciate da chi ha vissuto un’altalena emotiva e tecnica costante negli ultimi anni. La sua carriera è stata un susseguirsi di exploit e crolli, un viaggio tra momenti di ispirazione incontenibile e fasi di blackout quasi inspiegabili. Ma il presente racconta di una Ostapenko carica, consapevole e pericolosamente in forma.
Ora il circuito si sposta a Madrid e Jelena, attuale numero 18 del ranking, ha tutte le intenzioni di cavalcare l’onda. La doppia vittoria contro Swiatek e Sabalenka lancia un chiaro messaggio: Ostapenko è tornata. E se riuscirà a mantenere questo stato di grazia anche nei prossimi tornei, potremmo essere di fronte a una delle rinascite più spettacolari degli ultimi anni nel tennis femminile.
Una cosa è certa: quando Ostapenko accende il motore, è impossibile ignorarla.
La maledizione madrilena di Zverev si chiama Cerúndolo Un anno dopo, stesso torneo, stesso avversario,…
Un ritorno atteso, dopo tre mesi da incubo Jannik Sinner è pronto a tornare in…
Lo spettro della solitudine in uno sport individuale Jannik Sinner ha raggiunto la vetta del…
Un altro colpo grosso sulla terra: Lorenzo Musetti continua a stupire Lorenzo Musetti continua il…
La terra rossa del Mutua Madrid Open 2025 entra nel vivo, con una giornata di…
Alexander Zverev inciampa di nuovo sul rosso di Madrid, sconfitto agli ottavi di finale da…