Pliskova in versione McEnroe spacca il seggiolone. Sakkari: “Non ho visto la palla”

La ceca Karolina Pliskova ha perso i nervi alla fine della partita contro Maria Sakkari e, dopo essere stata sconfitta in seguito ad un clamoroso errore arbitrale, ha preso a racchettate la sedia del giudice arbitro Marta Mrozinska. Si attende la sentenza della WTA.

Ciò che è successo ieri agli Internazionali di Roma durante l’incontro di debutto di Karolina Pliskova contro la greca Maria Sakkari è davvero qualcosa che difficilmente si vede su un campo da tennis.

Verso la fine del terzo set, con la ceca al servizio sul punteggio di al 6-3 3-6 5-5, 40/40, la Sakkari stecca la risposta di dritto facendo impennare la pallina in un campanile che atterra poco dopo la rete. Pliskova “smasha” a rimbalzo senza problemi, ma il giudice di linea chiama la palla erroneamente fuori. Al momento Plikova non se ne accorge, ma appena il giudice di sedia, Marta Mrozinska, chiama il punteggio, la ceca s’infuria. La palla, come mostrano i replay, è chiaramente buona, ma alla richiesta di Karolina di farsi mostrare il segno, né l’arbitro né il giudice di linea sono in grado di trovarlo. A quel punto, Mrozinska non può fare altro che confermare il punto per Sakkari che porta la greca ad una palla break. Viene richiesto l’intervento del supervisor, che cerca di calmare gli animi ma non può cambiare l’esito della decisione.

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Ma come è possibile che non si possa trovare il segno di uno smash? Anche Brad Gilbert si è detto assolutamente incredulo dell’accaduto, dichiarando che ciò che si è verificato in campo è stato qualcosa di inesplicabile che ha danneggiato chiaramente la ceca. Infatti, nel punto successivo, una Pliskova ancora arrabbiatissima mette in rete un dritto e concede il break che risulterà decisivo per l’incontro. Sakkari vince per 6 3-6, 6-3, 7-5 e raggiungere a rete la collega che, dopo la consueta stretta di mano, invece di salutare il giudice arbitro, gli sfonda la sedia a racchettate. Scene degne del miglior John McEnroe che potrebbero portare a gravi conseguenze per Kristina, come minimo una multa, se non addirittura una squalifica.

La tennista greca ha invece parlato in conferenza stampa affermando di non aver visto la palla, e quindi di non aver potuto fare nulla per risolvere il problema, sottolineando come l’installazione di Hawkeye anche sulla terra potrebbe evitare altre situazioni del genere. “In realtà non ho visto la palla perché era dall’altra parte del campo“, ha detto Sakkari a Sports360. “Ho solo sentito ‘out’ e nient’altro. È un peccato che una cosa del genere sia accaduta dopo un grande partita, con una grande atmosfera. Quando ho visto che la palla stava per finire in rete, mi sono voltata perché (Karolina) misura 190 cm e ho pensato che non poteva sbagliare. Quello che è successo è un’altra ragione per l’introduzione di Hawk’s Eye sulla terra battuta“.

0 comments
    1. Caro Andrea, non ho offeso nessuno. Nessuno può mettere in discussione i problemi caratteriali di Fabio, che sono reali e a dir poco hanno abbondantemente compromesso la sua carriera. Hai ragione, magari era un commento infelice riguardo la tennista, te lo concedo, soprattutto perché non ho visto la partita.

    1. Chiunque avrebbe perso la testa dopo quell’episodio.. .
      L’errore ci sta, è umano, ma qui si tratta di una serie di errori a catena imperdonabili. Da regolamento, se non si trova il segno il punto si rigioca, il supervisor non si capisce cosa ci stia a fare se non riesce a dirimrere una controversia (dormiva?), ecc ecc

  1. Qui non è calcio qui ogni turno guadagna o non guadagna soldi. Il punteggio era in bilico a fine gara e l errore è stato clamoroso goffo e disonesto. Solo guardando il pubblico doveva capire l errore. E al limite far rigiocare il punto

  2. Quando arrivi al terzo set, in un match serrato, e su una palla comoda ti vedi letteralmente rubare il punto (e non un punto qualunque!) credo sia il minimo perdere la pazienza. Il giudice non ha saputo gestire la situazione, comprendere la delicatezza del momento. Entrambe avrebbero voluto rigiocare il punto, sarebbe stata una decisione adeguata.

    1. La Sakkari ha fatto finta di niente, ha detto di non aver visto la palla, lasciando la decisione finale alla giudice di sedia e di linea, che poi nemmeno trovava più il segno della pallina… la Sakkari non ha mai espresso la volontà di rigiocare il punto, semplicemente si trovava sul 5-5 terzo set , 40-40, occasione per avere palla break e mini match-point, da giocatrice scorrettissima ha fatto finta di niente ed approfittato della situazione… io al posto della Pliskova, avrei preso a racchettate tutte e 3… s’è giocata il torneo per colpa di un giudice di sedia incompetente, di un giudice di linea che ha una pattumiera al posto del cuore… spero le diano una bella sospensione (al giudice di sedia)… e comunque non capisco cosa cavolo gli costi inserire l’hawk-eye anche su terra rossa, incredibile…

    2. Flavio Giorgio Sono rimasta molto colpita nel vedere la madre della Sakkari indicare alla figlia di tornare a fondo campo quando lei si è avvicinata alla rete per parlare con la Pliskova. La mia sensazione è stata che il team abbia approfittato dell’errore arbitrale per spingere la propria giocatrice a provare a vincere. Sicuramente non sta avendo esempi giusti e persone esemplari intorno.
      Anch’io in effetti ho visto la Sakkari alzare le mani quando la Pliskova le ha chiesto conferma del punto, per questo, non dichiarando l’out, il punto poteva essere rigiocato.

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