Que pasa, Carla Suarez Navarro?

Il riposo forzato dopo la sconfitta al primo turno di Wimbledon per ora non sembra dare i frutti sperati per la spagnola. Dopo essere stata eliminata dalla giovane lettone Ostapenko a Londra, la Navarro ha avuto cinque giorni di risposo e poi poco più di due settimane di allenamento a Barcellona per cercare di rinforzare la forma fisica e affinare la parte tecnica. A prima vista i risultati tardano ad arrivare. Dopo un inizio di stagione folgorante pare adesso in crisi di risultati.
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Anche se il numero di partite giocate sono ancora poche per riuscire a definire se Carla potrà dire la sua sul cemento americano delle US Open Series. In lotta per restare nella top 10 la tennista spagnola è apparsa in campo molto confusa, fisicamente in ritardo. Lontana anni luce dalla lottatrice che abbiamo ammirato nella prima metà della stagione. Il suo obiettivo stagionale è restare nella top 10 ma la sconfitta inaspettata contro la non irresistibile Allison Riske a Stanford non l’ha aiutata soprattutto dal punto di vista morale mentre ci avviciniamo allo Us Open.

Precisamente, nell’incontro con la nordamericana, Carla ha dimostrato tutta la discontinuità di questo periodo alternando momenti di grande aggressività a momenti in cui il suo gioco si dimostra inconsistente. Nel primo set è stata in vantaggio in due occasioni, dando l’impressione di essere in confidenza, aprendosi il campo con le angolazioni sul servizio, mettendo in difficoltà la Riske. L’americana non ha mollato e rispondendo con palle molto piatte ha messo in mostra una Navarro più insicura che calando al servizio e giocando molti errori gratuiti ha in pratico lasciato la partita alla giocatrice di casa che per la seconda volta in carriera batte una top 10.

La numero 10 del mondo ha rivelato che un periodo di pausa era necessario per poter restare in forma per la chiusura della stagione e cercare di conquistare un posto tra le prime otto del mondo nel masters di fine anno a Singapore. Prima di pensare alle prime otto deve concentrarsi e ritrovare il suo miglior tennis, quello di inizio anno dove ha collezionato tre finali ha battuto tante avversarie super-quotate e ha collezionato più di trenta vittorie.

Per ora deve concentrarsi solamente sul migliorare varie parti del suo gioco: mobilità, forza nello scambio e rendere solido il suo servizio. Tutto ciò in un momento nel tennis femminile dove, Serena a parte, non sembra stabilizzarsi (vedi Génie Bouchard).

Questo non è ancora il momento di preoccuparsi, ne pensare al declino definitivo di una delle giocatrici più solide della stagione. Sono momenti che capitano in queste lunghe stagioni, l’importante e non perdere la bussola, restare concentrati su se stessi e non farsi influenzare dai fattori esterni. Vedremo se Carla Suarez Navarro riuscirà a reagire e ritrovare se stessa.

Fonte: Puntodebreak.com

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