Roland Garros, Swiatek fa la storia dello sport polacco e diventa la nuova regina di Parigi

Iga Swiatek non trema e vince anche l’ultimo atto del Roland Garros a coronamento di due settimane indimenticabili. La 19enne di Varsavia scrive un’importante pagina di storia sportiva della Polonia, diventando così la prima tennista del Paese a vincere un torneo Slam. Troppo solida e potente la nuova n. 17 del mondo per Kenin, che deve arrendersi anche ad un problema fisico.

Comincia subito in discesa la finale di Swiatek, che si issa sul 3-0, sorprendendo una Kenin molto tesa e fallosa in avvio. La tennista americana, vincitrice dell’ultima edizione degli Australian Open, riesce a strappare il servizio all’avversaria, piazzando un prezioso break che le permette di impattare lo score sul Philippe Chatrier (3-3). È immediata, però, la reazione della polacca, che prima porta a casa un laborioso game di servizio (4-3), poi riesce a compiere l’allungo decisivo nel punteggio, approfittando anche di alcuni grossolani errori dell’attuale n. 4 del ranking (5-3). Il primo parziale si riapre in modo inatteso, grazie ad un pessimo turno di battuta della classe 2001, che poi dopo il cambio di campo effettua a 15 il break che vale il set (6-4).

Dopo un difficile inizio di secondo parziale (0-1), Iga Swiatek domina letteralmente la disputa, concedendo le briciole ad una Kenin, alle prese con un fastidioso infortunio. In seguito all’ennesimo break subito nel quarto gioco della frazione (3-1), la statunitense alza bandiera bianca, vistosamente condizionata da problemi fisici, che qualche minuto prima l’avevano costretta a lasciare il rettangolo di gioco per sottoporsi a trattamento. La polacca capisce il momento negativo dell’avversaria e non si fa suggestionare dalla situazione, chiudendo a 30 l’ultimo game di servizio della contesa (6-1). Gioia incontenibile per Swiatek, che compie un’impresa mai riuscita a nessun connazionale, a otto anni dalla finale persa da Radwanska a Wimbledon e a ben 81 di distanza da quella persa proprio a Parigi da Jadwiga Jędrzejowska.

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