Sabalenka sulla vittoria con Kostyuk: “Orgogliosa del modo in cui ho gestito le mie emozioni”

Aryna Sabalenka of Belarus celebrates after winning against United States' Peyton Stearns, during the Madrid Open tennis tournament in Madrid, Spain, Tuesday, April 29, 2025. (AP Photo/Manu Fernandez)

Nel cuore del Manolo Santana, sotto una pioggia insistente e tra folate di vento traditrici, Aryna Sabalenka ha scritto un nuovo capitolo della sua carriera da numero uno mondiale. La tennista bielorussa ha superato Marta Kostyuk in un match intenso e combattuto, conquistando l’ultimo posto disponibile per le semifinali del Mutua Madrid Open 2025. Più di due ore di battaglia, tra colpi di scena e un clima quasi surreale, hanno messo alla prova non solo la sua tecnica, ma soprattutto la sua tenuta mentale.

Una battaglia contro tutto: pioggia, vento e tensione

Il match tra Sabalenka e Kostyuk è stato ben più di una semplice partita di tennis. In campo si è visto un confronto tra due atlete al massimo della concentrazione, ma anche un duello tra caratteri forti e approcci emotivi opposti. Kostyuk ha messo in campo una versione brillante di sé, cercando in tutti i modi di approfittare delle condizioni complicate per mettere in difficoltà la più quotata avversaria.

Dall’altra parte della rete, Sabalenka ha risposto con la determinazione delle grandi campionesse, resistendo a ogni assalto. Fondamentale, secondo lei, è stata proprio la gestione delle emozioni: “Sono molto orgogliosa di come ho controllato me stessa. Non era una questione di tennis, ma di forza mentale. In certe condizioni, chiunque può vincere: è il modo in cui ti gestisci che fa la differenza”, ha dichiarato a fine match.

Il momento della discordia: Sabalenka si ferma e scoppia la polemica

Uno dei momenti più discussi è arrivato nel tiebreak del primo set. Con il punteggio sul 4-5, la pioggia è iniziata a cadere più fitta, ma l’arbitro ha deciso di proseguire il gioco. Sabalenka, però, ha fatto una scelta diversa: ha provato a servire, ha sbagliato il primo servizio e poi si è diretta verso la panchina, mettendo via le racchette e chiedendo la sospensione del gioco.

Un gesto che ha fatto infuriare Kostyuk, ma che Sabalenka ha spiegato senza mezzi termini: “Dio mio, servire sotto la pioggia era impossibile. Quando lanciavo la palla, mi finiva tutta l’acqua negli occhi. Ho pensato: ‘Se continuo, farò un doppio fallo’. Così ho deciso di fermarmi”. Una scelta controversa, certo, ma anche emblematica del suo istinto competitivo: proteggere ogni punto, anche a costo di sfidare le decisioni arbitrali.

Uno spirito da campionessa: rispetto e concentrazione

Nonostante le difficoltà e le tensioni, Sabalenka ha mostrato ancora una volta perché è una delle giocatrici più temute del circuito. Ha saputo soffrire, adattarsi, e soprattutto restare lucida nei momenti decisivi. Un approccio che lei stessa riassume così: “Ogni volta che scendo in campo penso solo a lottare per ogni punto. Rispetto ogni avversaria, perché tutte possono mettere in difficoltà. Per questo cerco di portare il mio miglior tennis e il mio spirito più combattivo”.

Ora ad attenderla c’è Elina Svitolina, nell’ultima semifinale del torneo. Ma dopo una prova così, Sabalenka si presenta con rinnovata fiducia e con un messaggio chiaro: quando le condizioni diventano estreme, emerge la vera forza di una campionessa.

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