Sara Errani crolla nel ranking: “Non difenderò il titolo a Dubai”. Flavia Pennetta riceverà una laurea honoris causa?

Sara Errani non parteciperà a Dubai. La 29enne romagnola, n. 49 del mondo, non avrà la possibilità di difendere il titolo conquistato l’anno scorso nel Wta Premier Dubai Tennis Championships, dove aveva sconfitto in finale la ceca Barbora Strycova con il punteggio di 6-0 6-2. A fermarla è stata un problema fisico, un infortunio all’adduttore della coscia destra, che era stato molto evidente nelle due partite disputate e perse nell’ultimo weekend di Fed Cup contro le slovacche Rebecca Sramkova e Daniela Hantuchova. Questa assenza le costerà un crollo spaventoso nel ranking: da lunedì infatti, perderà almeno 45 posizioni e scivolerà al 94esimo posto. Una scelta comunque sensata, che permette a Sara di recuperare le energie per non compromettere la sua presenza nei tornei sul cemento americano di marzo, Miami e Indian Wells, e soprattutto negli appuntamenti su terra rossa, dove ha collezionato i risultati migliori della sua carriera. Ecco lo screenshot della lettera di Sara, presa dal suo sito ufficiale (www.saraerrani.com).

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DOTTORESSA PENNETTA? – Flavia Pennetta, dopo la vittoria degli Us Open e il ritiro a fine 2015, si sta godendo la vita serena di moglie di Fabio Fognini e futura madre (dovrebbe partorire a maggio). Non è tutto: l’ex tennista brindisina presto potrebbe diventare anche dottoressa. Sì, perché il Senato accademico dell’Università di Bari ha proposto al Ministero dell’Università e della Ricerca il conferimento della laurea honoris causa in Scienze delle Attività Motorie e Sportive alla tennista azzurra. Le motivazioni dell’Accademia barese? “Ha dato lustro alla Regione Puglia in tutto il mondo. Nel suo percorso professionale è riuscita con tenacia, per lunghi anni, superando infortuni gravissimi, a inseguire un sogno, incarnando quanto di meglio attiene al mondo delle scienze motorie e sportive. Ha saputo testimoniare il significato formativo dello sport, della preparazione e della rappresentazione dell’atleta a livello internazionale come modello educativo per i giovani”.

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