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Sara Errani ferma fino a febbraio 2019. Il Tas aumenta la squalifica a 10 mesi

Brutte notizie per Sara Errani. La sentenza del Tas di Losanna, arrivata in queste ore, è stata severa per la finalista del Roland Garros 2012: come riporta Il Tennis Italiano i giudici hanno infatti inasprito la pena dai 2 ai 10 mesi di squalifica per l’azzurra, trovata positiva al letrozolo, una sostanza vietata dalla Wada, l’Agenzia mondiale antidoping. Ciò significa che Sara, almeno secondo la sentenza, dovrà stare fuori altri 8 mesi dal tour e potrà tornare nel circuito soltanto l’8 febbraio 2019 (la squalifica inizia l’8 giugno). La Errani inoltre dovrà pagare 4.000 franchi svizzeri di risarcimento danni a NADO Italia, che aveva presentato ricorso al Tas. Proprio tre giorni fa Sara si era ritirata dalle semifinali del torneo di Bol, in Croazia. L’italiana però non dovrebbe perdere tutti i punti e il prize money conquistati dopo il ritorno in campo.

Come spiega la sentenza dei tre giudici del Tas (uno scelto dal Tribunale, uno da NADO Italia e uno vicino a Errani), che dovrebbe essere resa pubblica fra poche ore, la romagnola non ha dimostrato oltre ogni dubbio (almeno il 51% di possibilità, secondo la formula del “più probabile che non”) di avere ingerito il letrozolo tramite una contaminazione di cibo (i tortellini della madre) come ha sempre sostenuto. Nella sentenza, d’altro canto, viene stabilito che l’assunzione della sostanza è stata totalmente involontaria e accidentale. Per questo, come spiega Bisti, la colpevolezza di Sara non sta nell’assunzione dolosa di letrozolo, ma solo nel fatto di aver assunto una sostanza dopante. Sara era stata trovata positiva in seguito a un controllo del 16 febbraio 2017, in seguito al pasto consumato il 14/15 febbraio a casa dei genitori. La tennista ha sempre sostenuto che la sostanza, presente nel farmaco antitumorale della madre, sarebbe caduta accidentalmente nell’impasto dei tortellini.

Sara Errani parla dopo la squalifica: “Ho assunto per sbaglio una sostanza contenuta nel farmaco di mia madre”

Molti hanno criticato l’accanimento fin troppo aggressivo nei confronti di Sara. Per esempio, da parte di NADO Italia, l’ufficio antidoping del CONI, che ha fatto ricorso al Tas dopo la sentenza del Tribunale ITF, chiedendo addirittura due anni e attaccando l’azzurra con pesanti insinuazioni. Inoltre, come ha detto Sara nella conferenza stampa dell’8 agosto 2017, il letrozolo è una sostanza dopante utile solo per gli uomini, perché aumenta il testosterone, ma totalmente inefficace per le donne. Infine, il fatto che sia stata dimostrata la totale involontarietà di Sara (nell’assumere, peraltro, una quantità minima della sostanza) avrebbe potuto rendere il verdetto molto meno severo.

Sara Errani: molto rumore per (quasi) nulla

Michele Alinovi

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