Sara Errani in conferenza stampa attacca i media: “Tanta disinformazione ma tornerò più forte di prima”

Dopo il comunicato degli scorsi giorni e la sentenza dell’ITF, che ha squalificato la romagnola per due mesi a seguito dell’assunzione di un farmaco proibito, arrivano le parole della diretta interessata in una conferenza stampa convocata a Milano. La sanzione, lo ricordiamo, è stata nella misura minima, in quanto le è stata riconosciuta l’assunzione involontaria. Tanta l’attesa delle sue parole dopo che nelle ore successive alla pubblicazione della sentenza aveva già rilasciato alcune sue considerazioni in merito, affidandole ai social network. Una conferenza, come leggerete, che non ha risparmiato affatto i media, accusati a più riprese, con l’acuto finale, di aver diffuso notizie false e sbagliate.

ATTACCO AI MEDIA – Qualche minuto dopo le 11.30 odierne Sara Errani è partita rileggendo detto comunicato e, prima delle domande, è passata pochi minuti dopo all’attacco dei media: “Il letrozolo non è una sostanza dopante per le donne. Qualora ci fosse l’effetto, si otterrebbe solo con uso continuativo. Chi ha scritto di 15 casi conclamati ha scritto di una notizia falsa e sbagliata, la sostanza era l’anastrazolo” – quest’ultima sostanza 10-20 volte meno potente, ndr. “Spero che domani, certa della vostra professionalità, si abbia il coraggio di pubblicare una smentita con i titoli in grande come due giorni fa”. Iniziano le domande e inevitabilmente le viene chiesta la dinamica dei fatti. La bolognese risponde, accusando nuovamente i media, colpevoli a suo modo di vedere di aver fatto disinformazione: “Non sappiamo nella pratica come sia successo. Siamo andati per esclusione: pastiglia o contaminazione per contatto. Oltre a questo, sicuramente, oltre alla rabbia della situazione in sé, si aggiunge la rabbia della disinformazione creata dai media in quanto avete esposto e dato notizie false e sbagliate mettendo di mezzo la mia reputazione. Avete giocato con vita e sentimenti di altre persone: la mia, mia madre e la mia famiglia”. Poco più in là una parziale rettifica: “Ho contato solo pochi articoli con corretta informazione”

PRONTA AL RICORSO – Alla domanda se continuasse ad avere ancora la stessa opinione sulla squalifica a vita, qualora fosse accertato un caso di doping ha puntualizzato: “Continuo ad essere della mia opinione per quei casi in cui al termine di un processo venga stabilito che la sostanza sia assunta volontariamente e con lo scopo di migliorare prestazioni”. Si passa alla questione dell’esame dei capelli, non tenuto in considerazione dalla sentenza “non perché non sia valido, ma perché presentato in ritardo rispetto ai termini”. Inevitabile la domanda sui due mesi di stop, a cui Sarita replica così: “Spero che mi darà tanta carica, per recuperare da stress e situazioni sgradevoli. Abbiamo ricevuto una quantità sbalorditiva di insulti, cercherò di tornare più forte di prima. Per i punti persi – che la porterebbero intorno alla 280esima posizione, ndr –  stiamo pensando con gli avvocati cosa fare. Ho deciso di continuare a giocare perché non avevo motivo di fermarmi, sapevo di non aver fatto niente di male. Sono stata sanzionata perché, testualmente, sono responsabile anche di errori commessi da parte di chi mi circonda”. 

ASPETTO UMANO – “La cosa che mi ha fatto più male è stata la divulgazione di notizie false. Avete tirato in mezzo anche mia mamma che da 10 anni sta vivendo una situazione difficile. Siamo riusciti ad essere ancora più uniti con la mia famiglia dopo tutto questo. Sono orgogliosa di loro”. E poi: “Sono stata sanzionata per ingestione involontaria di cibo contaminato con una sostanza non dopante. Se ci si sofferma su questa frase è incredibile”. Presente anche Davide, il fratello che ha ricordato come Sara “dal 2009 è stata controllata 83 volte: sangue, urine e a volte entrambe”. La conferenza è poi continuata su argomenti relativamente meno spinosi e già noti, come la questione del medico Garcia del Moral, cui la Errani ha risposto di aver avuto a che fare solo per un “test dello sforzo” e la questione insulti sui social, a suo modo di vedere “colpa in gran parte della disinformazione e di notizie false”. L’ultimo intervento è affidato al fratello Davide, che con un secco “Dovete vergognarvi!”, rivolto ancora una volta, probabilmente, ai media, accusati di disinformazione, chiude la conferenza stampa.

Exit mobile version