Sara Errani: molto rumore per (quasi) nulla

Sara Errani è risultata positiva ad un test antidoping. È questa la notizia che si diffonde, tra la meraviglia generale, nella mattinata italiana e che riecheggia su tutte le testate sportive online. Con la spaventosa puntualità e rapidità che caratterizzano il mondo digitale del terzo millennio iniziano a fioccare insulti e commenti carichi di odio nei confronti della giocatrice azzurra, prima ancora, ed è bene sottolinearlo, che una delle due parti in causa (l’ITF e la stessa Errani) abbia fornito un qualsivoglia dettaglio in aggiunta alla semplice cronaca.

Prima di approfondire la questione, è opportuno fare una piccola riflessione. La violenza con cui, in queste ore, il popolo del web si sta scagliando contro Sara Errani è inaudita e assolutamente ingiustificabile, ma è figlia di un odio più profondo che colpisce la bolognese ormai da diversi anni. Il brusco calo subito dalle prestazioni della Errani negli ultimi tre anni, il carattere forte e orgoglioso della tennista di Bologna, alcune dichiarazioni e prese di posizione nette e decise l’hanno resa invisa al grande pubblico, sempre disposto a salire sul carro del vincitore, ma ugualmente pronto a voltare le spalle nei momenti di difficoltà e di sofferenza.

Nel pomeriggio arrivano le prime comunicazioni ufficiali ed è in quel momento che si capisce, come se ce ne fosse ulteriormente bisogno, quanto ingiustificata e fuori luogo sia l’ondata di rabbia che sta travolgendo la giocatrice italiana. L’ITF, infatti, attraverso un comunicato chiarisce la posizione della Errani, mettendo in evidenza alcune peculiarità di questo caso che lo rendono differente da qualsiasi altro episodio di doping verificatosi nel mondo del tennis. Cerchiamo di riassumerle:

Tutte queste prove non fanno altro che dimostrare la grande differenza che intercorre tra la triste casualità di ciò che è successo a Sara e altri casi famosi di doping, da Sharapova a Puerta, passando per Hingis e Wilander.
Errani, nel lungo comunicato rilasciato sui social network, si è detta molto arrabbiata e delusa, ma a posto con la coscienza; lo stesso certamente non si può dire per tutti quei leoni da tastiera che da stamattina continuano a inveire violentemente contro la giocatrice italiana.

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