Sara, Roberta e una dolorosa separazione

Sara Errani e Roberta Vinci si separano. La voce, che già circolava alcuni giorni fa circa una loro possibile rottura, si è materializzata nel pomeriggio di ieri, lasciando sbigottito il mondo del tennis, specialmente quello italiano. La malinconia ha subito preso il sopravvento sui loro tifosi, su chi le ha sostenute dal primo istante in cui hanno solcato insieme un campo da tennis, arrivando a conquistare la bellezza di 5 tornei dello Slam, impresa riuscita solamente a loro nella storia dello sport italiano.

Il web è stato teatro di opinioni discordanti, tra addetti ai lavori, haters e tifosi, tra chi sosteneva che la rottura celasse dietro di sè qualcosa di più della semplice fine di un sodalizio, qualcosa che andasse oltre l’aspetto prettamente tennistico e che avrebbe rotto gli equilibri della coppia. Pensieri, riflessioni, articoli, si sono susseguiti in un turbinio di emozioni disorientante. Le supposizioni hanno lasciato spazio ad analisi più concrete e meno fittizie, mettendo da parte antipatie o simpatie, liberandosi dai pregiudizi e finalmente valutando la grandezza di due tenniste normodotate che, nel bene o nel male, hanno reso grande l’Italia tennistica.

Errani-Vinci-Australian-Open-2014

Questo il comunicato stampa rilasciato dalle due giocatrici: “Ciao a tutti, Dopo una splendida avventura durata tanti anni che ci ha portato al raggiungimento di grandi traguardi, vi scriviamo questo comunicato per informarvi della decisione che abbiamo preso di interrompere la nostra collaborazione in doppio. Abbiamo investito moltissime energie, sia mentali che fisiche, per riuscire ad ottenere i risultati che abbiamo conquistato e di cui siamo molto orgogliose, per questo sentiamo la necessità di fermarci e tirare un po’ il fiato. Vogliamo entrambe intraprendere una nuova strada all’interno della nostra carriera personale per provare a raggiungere nuovi traguardi e a regalarvi nuove soddisfazioni. Col sorriso sulle labbra e da numero 1 al mondo ci teniamo specialmente a ringraziare tutti i nostri tifosi e i nostri fans per averci sempre sostenuto, è stato un onore per noi rappresentare insieme il nostro Paese… Sara & Robi

Sara e Roberta, non hanno litigato. O forse sì. Ma, alla fine di tutto, ci interessa davvero? Il gossip, o meglio la ricerca ininterrotta di notizie (di vita privata) che per volontà delle sottoscritte non vogliono essere rivelate, è indispensabile ai fini di un’analisi sul loro futuro? Probabilmente no. Il giornalista d’altro canto deve cercare di sapere sempre tutto, non importa che ciò possa essere politicamente ed eticamente scorretto. Tant’è. Una sorta di affannosa ricerca per ottenere una motivazione che sia allo stesso tempo plausibile ed accattivante. Negli ultimi mesi, però, ad onor del vero, qualcosa all’improvviso è cambiato. Dopo anni vissuti in simbiosi con i rispettivi team Sara, Roberta e i loro coach – Pablo Lozano e Francesco Cinà – hanno cominciato lentamente ad allontanarsi. Qualche divergenza, la sconfitta negli ottavi agli ultimi Australian Open e poi, soprattutto, la disfatta in Fed Cup nel match decisivo contro la Francia.

Le Cichi’s, come amano farsi chiamare, sono state definite in molte occasioni delle tenniste “mediocri”, divenute vincenti solamente aver trasformato la loro mediocrità in eccellenza, e per essersi imposte in un periodo storico in cui il doppio è completamente snobbato dalle big. Una sorta di “aurea mediocritas” oraziana. In realtà Errani e Vinci sono molto più di quello che emerge dai loro stile. Sono un solo corpo ed una sola anima, un connubio di estetica greca e potenza romana, di testa e di eleganza, di gambe e di cuore. Sara e Roberta sono, anzi erano, un’unica entità, un mix di stili antitetici, ma che insieme si sono rivelati efficaci come pochi. Lontane dal duo Navratilova/Shriver, o dalle grandi del passato, quali Novotna, Sukova, Huber, Raymond, fino ad arrivare all’arcigna cara Black, si sono ritagliate un piccolo tassello nella specialità, in maniera, se vogliamo, ancor più significativa. L’essenza sta nell’essere riuscite a diventare leggende nel corpo di due normodotate, nell’aver toccato il cielo e l’Olimpo, con sacrificio e tenacia, dai piccoli circoli di provincia agli eclettici stadi del panorama WTA. 

“Nessun litigio, ha giurato Davide Errani, fratello e manager di Sara e Roberta, per programmarsi meglio non giocheranno più il doppio insieme”. Un peccato per il tennis italiano, che già, in prospettiva, pregustava una medaglia in doppio ai Giochi Olimpici di Rio 2016. Roberta, per la verità, potrebbe ricostituire la coppia con Flavia Pennetta, reduce anche lei da una “separazione” imprevista con Martina Hingis: insieme le due azzurre hanno vinto tanto da junior e potrebbero formare un doppio molto forte. In Fed Cup, invece, Errani e Vinci si metteranno come sempre a disposizione del capitano Corrado Barazzutti. In singolo, ma anche in doppio insieme se ce ne sarà bisogno. E chissà che la nazionale non possa ristabilire l’equilibrio perduto tra Sara e Roberta. 

Il tempo è maestro, e darà le risposte. A tutti. 

Giorgio Lupi (Twitter: lupi_giorgio)

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