Serena Williams: il ritorno della regina?

Tifosi, addetti ai lavori e non, aspettavano da tempo la “resa dei conti”, ovvero il rientro in campo della regina, per poter capire, scrutando ogni piccolo movimento, espressione e modalità di gioco, sé davvero l’ex numero uno del mondo ha ancora qualcosa da regalare a questo sport o sia ormai una “vecchia gloria” destinata al pensionamento.

Serena lo sa, è assolutamente consapevole di esser nata sotto il peso di mille aspettative, dopotutto è una vita che deve lottare per dimostrare costantemente di essere la più forte. La tennista americana è assolutamente consapevole che da lei non si accetterebbero troppe sconfitte, sa altresì di essere nata per essere numero uno e non certo per stare “tra color che son sospesi”.

Nel suo rientro ufficiale agli Slam, in quella stessa Parigi, che ha scelto come seconda patria, che durante la sua carriera le ha regalato gioie ma anche tante sofferenze, vuole dimostrare che non è cambiato nulla e di essere ancora lei la donna da battere. La scelta dell’ outfit, a tal riguardo è molto indicativa, una tutina nera, strettissima, quasi una via di mezzo tra Catwoman e Eva Kant, con cui sembra voler trasmettere tutta l’aggressività di cui è capace. Il messaggio che arriva è chiaro e forte: “tremate tremate la pantera sta per tornare”. A tal proposito lei stessa ha dichiarato: “Il mio vestito rappresenta un messaggio per tutte le madri che hanno avuto una gravidanza difficile, che sono dovuto tornare indietro e che ora sono al 100% nel mezzo della tempesta, ma avendo il coraggio di essere se stesse di nuovo. Questo è ciò che il mio vestito rappresenta. Indossandolo mi sento come una guerriera, come una supereroina e questo vestito mi aiuta ad esserlo”

L’ intenzioni neanche troppo velata, di Serena è palesemente quella di riprendersi lo scettro e la corona di regina della Wta, dopotutto sarebbe impensabile che una giocatrice con il suo palmares possa pensare di accontentarsi di essere la numero 451 del mondo.

La sua partita d’esordio al Roland Garros, è stata oggettivamente difficile, il fantasma di quella scottante sconfitta subita per mano di Virginie Razzano nel lontano 2012, proprio qui a Parigi al primo turno, sembra essere, nella mente di Serena, a tratti ancora presente e ingombrante.

La Serena post parto, la Serena del rientro, fisicamente parlando, è ben distante dalla dominatrice del circuito che negli anni avevamo imparato a conoscere. La condizione fisica non è quella degli anni migliori, il suo gioco appare più ingessato, nei momenti cruciali della partita, però, riesce ancora a mostrare sprazzi di un gran tennis, a dimostrazione del fatto che la mano e il talento, quando ci sono, non vanno certo in vacanza, né tanto meno invecchiano.

Serena Williams wedding
Credit: Bob Metelus and Erica Rodriguez//Vogue Magazine Magazine

Sorvolando dunque su qualche errore di troppo e su una condizione fisica che  la statunitense potrà comunque tranquillamente recuperare lavorandoci su, quello che maggiormente ci ha colpito nella partita in questione è stato lo spirito da combattente mostrato da Serena. In ogni suo sguardo, in ogni suo movimento, c’era quella fame atavica di vittoria che l’ha sempre caratterizzata, la pantera non è ancora appagata.  Proprio la rabbia agonistica e la serenità mostrata nell’accettazione di qualche errore di troppo, ci spinge a scommettere ancora una volta su di lei. Serena caratterialmente parlando sembra quasi migliorata, maturata, dopo la recente maternità. Siamo dunque profondamente convinti che Serena non sia certo una tennista finita, che abbia ancora tanto da dare a questo sport e che, probabilmente prima di quanto voi possiate immaginarlo, ci e vi, regalerà ancora qualche altra sorpresa.

Giuseppina Marrazzo

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