Categories: CIRCUITO WTA

Simona Halep trionfa a Montréal: superata col brivido Sloane Stephens

 

Pronti, via con il primo gioco dell’incontro vinto dalla statunitense al servizio. Risponde Halep pareggiando subito i conti. Nel game successivo Stephens commette diversi errori e arriva il primo break della finale di Montreal. Simona trasforma infatti la seconda palla break a disposizione, passando a condurre nel punteggio. sembra non essere in grado di trovare una soluzione agli ottimi colpi dell’atleta rumena. Al momento di confermare il doppio vantaggio arriva uno dei due controbreak in favore di Stephens, nel game più lungo finora disputato. Per Halep iniziano però ad arrivare diversi errori non forzati, che permettono alla sua avversaria di rientrare anche mentalmente nel match. L’intervento di Cahill al cambio campo successivo non sembra riuscire a farle sgombrare la testa dagli spettri di una rimonta che prontamente si materializza con il secondo controbreak: è 4-4. Al momento di tornare a condurre la statunitense tentenna e concede nuovamente un break alla terza occasione, mandando la sua avversaria a servire per il set. Niente da fare, con Halep che non ne vuole sapere di chiudere e con diversi errori al servizio, tra cui pochissime prime, riequilibra il risultato sul 5 pari. Due game più tardi la rumena rischia il Caporetto per ben due volte, riuscendo però ad annullare entrambi i set point in favore della sua avversaria. Si arriva al tie-break, dove la numero uno del mondo è nervosa e poco efficace tanto da girare sul 5-1 in favore di Stephens. Riesce comunque ad annullare altre due palle set prima di completare la rimonta e aggiudicarsi il tie-break per 8 punti a 6.

Seconda frazione che parte con l’americana che trova il break in apertura, approfittando di un leggero passaggio a vuoto della sua avversaria. Poco male per la rumena che trova l’immediato controbreak a zero. Continua però la serie di servizi persi, con Halep che fatica non poco con questo fondamentale negli ultimi game. È Stephens la prima ad interrompere questa serie di servizi persi, confermando per prima il break e issandosi sul 3-1. Due game più tardi Halep ha la possibilità di rientrare nel set, ma non sfrutta nessuna delle due palle break, perdendo il game ai vantaggi. Un ultimo break, nel nono game, consegna il set all’americana, che sembra aver trovato nuove soluzioni a discapito della rumena. Per quest’ultima gioco troppo passivo in questo parziale, come evidenziano anche le statistiche, che riportano appena un vincente per la tennista di Costanza.

Medical time-out per Simona Halep a inizio terzo set per trattare le vesciche al piede. Al rientro in campo la rumena trova il break in apertura, confermando egregiamente nel gioco successivo. È solo un vantaggio temporaneo, con l’americana che nel quarto game rientra in carreggiata, sfruttando un momento di appannamento fisico della sua avversaria. La chiave del set è riassumibile tutta nel game seguente: con l’inerzia ora spostata dalla parte della statunitense, Stephens si porta in pochi istanti sul 40-0, e dopo un apparentemente innocuo doppio fallo perde anche i successivi 4 punti e conseguentemente il break ai vantaggi. Ora la rumena sembra rinata nonostante fino a qualche minuto fa le parti erano pressoché invertite. Portato a casa il sesto game riesce nuovamente a strappare il servizio alla sua avversaria, che sembra quasi aver tirato i remi in barca. La numero 3 del mondo le tenta tutte, chiamando il coach al cambio campo, che le suggerisce di essere più aggressiva. Consiglio prontamente raccolto, tanto da riuscire immediatamente a fare suo un immediato controbreak e a salire pochi minuti più tardi fino al 4-5, fronteggiando nell’ottavo game un match point in risposta su cui Halep ha commesso un ingenuo doppio fallo. Alla seconda occasione al servizio per il match Halep, però, non sbaglia e dopo due ore e 41 minuti può finalmente alzare le braccia al cielo per la seconda volta in carriera a Montréal, dopo il successo del 2016.

Simone Marasi

Recent Posts

Casper Ruud rompe il silenzio: “Mi sentivo come un criceto nella ruota”

Nel pieno del suo percorso al Mutua Madrid Open 2025, Casper Ruud ha deciso di…

1 giorno fa

Wta Madrid, crollo Swiatek: Gauff domina e vola in finale

C'è un'immagine che resterà impressa nella memoria degli appassionati di tennis: Iga Swiatek, visibilmente frustrata,…

1 giorno fa

Atp Madrid, finisce ai quarti la corsa di Arnaldi: troppo Draper per l’azzurro

Matteo Arnaldi si ferma ai quarti di finale del Masters 1000 di Madrid, sconfitto con…

1 giorno fa

Jakub Mensik si racconta: “Dopo la vittoria su Djokovic non ho dormito per due giorni”

Jakub Mensik, il predestinato che ha steso il suo idolo A soli 19 anni, Jakub…

1 giorno fa

Annabel Croft: “Djokovic ha perso la sua aura, non è più lo stesso”

Un momento complicato per il fuoriclasse serbo Mentre il tennis italiano si gode le imprese…

1 giorno fa

Lorenzo Musetti nella storia: l’Italia del tennis celebra il suo nuovo Top 10

Il tennis italiano continua a scrivere pagine di storia. A partire da lunedì 5 maggio…

2 giorni fa