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Swiatek: “Sono una ragazza introversa, adoro i Lego e la musica rock”

Iga Swiatek ha rilasciato un’intervista a “The National News“, raccontandosi a 360° e svelando un lato di sé che non emerge in campo. “Non sono una grande fan del mainstream, cerco l’ispirazione ovunque. Sono sempre stata una persona molto introversa fin da bambina. Sentivo di avere bisogno di nuovi argomenti per intrattenere conversazioni con le persone“. E’ da qui che nasce la sua passione per la musica, specialmente rock: “Adoro gli AC/DC, i Guns N’ Roses, i Pink Floyd ed i Pearl Jam, ma piace anche Marvin Gaye“.

Come gestisco la popolarità? Ho due modi, uno è lavorare duro e uno è mantenere la mia privacy – ha proseguito Swiatek – Quando sono su un campo da tennis riesco ad essere estroversa e quando incontro i miei fan mi sento molto a mio agio. Nella mia sfera privata, invece, sono una ragazza introversa. Voglio solo stare nella mia stanza con i libri e giocare con i Lego come ho fatto nelle ultime due settimane. Potrei tranquillamente vivere senza il mio telefono per cinque giorni“.

Iga ha poi parlato del grande risultato ottenuto nel 2020: “Vincere il Roland Garros ed essere la prima polacca a farlo è stato incredibile. C’era molta pressione intorno a me, ho confessato alla mia psicologa che non ero pronta per tutto questo. Credo che sia per via nella mia personalità. Non appena ho l’impressione che qualcosa sia più grande di me ne prendo le distanze. Riesco ad essere nella mia bolla quando non penso alle cose che possono stressarmi. Non sempre è possibile, ma sto imparando a conviverci. Quando sono nella mia sfera privata mi sento una 19enne mentre quando parlo con i media sento di avere molta esperienza“.

Il mio sogno? Quando mi ritirerò non voglio sentirmi persa. Non voglio assolutamente trovarmi in una situazione del tipo ‘Non so più cosa fare della mia vita” ha svelato la polacca, che non ha mai pensato di accantonare la strada dell’università e sostiene che sia importante avere altri interessi al di fuori del circuito.

Infine, la classe 2001 ha parlato di Rafa Nadal, una persona che ha sempre ammirato: “Quando ero più piccola adoravo il suo stile e come appariva, mentre adesso lo apprezzo molto anche fuori dal campo. Sembra un ragazzo molto umile. Il successo non lo ha cambiato e non perde mai la testa. Ovviamente non ne ho la certezza, ma mi piace pensare che sia così“.

Antonio Sepe

Sono nato tre giorni dopo Jannik Sinner. Il talento, però, l'aveva già preso tutto lui. Guardo il primo turno di un Atp 250 con lo stesso entusiasmo di una finale di Wimbledon.

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