Tornei Wta, finali: Caroline Wozniacki trionfa a Tokyo. A Jelena Ostapenko il titolo di Seoul

WOZNIACKI CAMPIONESSA A TOKYO – Al settimo tentativo stagionale, Caroline Wozniacki sfata la maledizione delle finali perse: con un’ottima prestazione batte Anastasia Pavlyuchenkova e per la terza volta in carriera si laurea campionessa a Tokyo. Chiave tattica della Wozniacki è quella di allungare gli scambi, perché più si procede e maggiori sono che la Pavlyuchenkova sbagli. Far correre la russa per piazzare il colpo definitivo al momento giusto, insomma. E così è stato. Inizia con un parziale di 16 punti a 3 per la danese e in un attimo la giocatrice di Odense vola sul 4-0 con doppio break. Con una Wozniacki così aggressiva e precisa da fondocampo non c’è scampo. La Pavlyuchenkova rende quando è lei da ferma a dettare i ritmi e chiudere in pochissimi colpi. Diversamente i vincenti si trasformano in errori e i non forzati della russa, nel primo set sono stati 13. 6-0 in 22 minuti. Dopo un primo parziale perfetto, la danese arretra leggermente e perde in incisività. Dall’altra parte la Pavlyuchenkova reagisce e riesce a contenere e reggere fino al 5-5 annullando lucidamente un match point nel decimo gioco. Ma nel dodicesimo game la russa cede per la prima volta nel set il proprio servizio ed è 7-5 Wozniacki. Un torneo in crescendo quello della danese: dopo aver rischiato tantissimo con Shelby Rogers e Dominika Cibulkova, in semifinale ha lasciato le briciole a Garbine Muguruza e oggi appena 5 giochi alla Pavlyuchenkova.

OSTAPENKO IN RIMONTA VINCE LA FINALE DI SEOUL – Jelena Ostapenko si aggiudica a Seoul il secondo titolo in carriera. Una vittoria sofferta sulla brasiliana Beatriz Haddad Maia, alla prima finale Wta. Per la tennista di San Paolo la soddisfazione per il buon torneo disputato e per il best ranking: domani sarà numero 58 al mondo. Il primo set non è bello. Entrambe sbagliano tantissimo e a fine parziale i non forzati sono 33 per la Ostapenko e 27 per la ventunenne brasiliana. Il set se lo aggiudica Beatriz Haddad Maia al tie break, dopo un’ora e un minuto di scambi da fondocampo frammentati dall’immancabile gratuito dell’una o dell’altra. Non prova a variare il gioco la Ostapenko che non sfrutta il limite della Haddad Maia negli spostamenti in avanti e si ostina a cercare le righe dalle retrovie, ma i vincenti scarseggiano. Nel secondo set, la vincitrice del Roland Garros cambia decisamente marcia, assesta il servizio (5 aces a fronte dei zero del primo set, consegnato alla Haddad Maia con un doppio fallo), aggiusta la mira e con un 6-1 rimanda tutto al terzo. Tre break in altrettanti game, ma due sono della lettone. Jelena Ostapenko non gioca però agli stessi livelli del secondo set, dominato a suon di vincenti e angoli sempre più stretti. La tennista di San Paolo recupera il break, ma lo restituisce immediatamente. La sagra degli errori firmata Ostapenko non è ancora terminata e la Haddad Maia ne approfitta: 4-4. La brasiliana non sfrutta l’ennesima occasione e gioca un altro pessimo turno di servizio che manda Jelena Ostapenko a servire per il match e il torneo. Obiettivo centrato dopo 2 ore e 16 minuti di gioco.

Risultati:

Tokyo

[3] C. Wozniacki b A. Pavlyuchenkova 6-0 7-5

Seoul

[1] J. Ostapenko b B. Haddad Maia 6-7 (5) 6-1 6-4

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