Tyra Grant sceglie l’Italia: il nuovo volto del tennis azzurro arriva da Roma (e da Brooklyn)

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Un talento internazionale con il cuore tricolore

Nel firmamento del tennis mondiale, si affaccia una nuova stella pronta a brillare sotto i colori dell’Italia: Tyra Grant, classe 2008, ha scelto di rappresentare ufficialmente il nostro Paese, lasciando gli Stati Uniti, dove era considerata una delle eredi naturali delle sorelle Williams e della giovanissima Coco Gauff.

Nata a Roma da padre americano e madre italiana, Tyra ha deciso di seguire le sue radici materne, una scelta che va oltre la strategia sportiva. “Mi sento un po’ americana per l’anno vissuto in America e perché mio padre è di Brooklyn”, aveva raccontato in un’intervista, ma è evidente che il richiamo del Bel Paese si è rivelato più forte. Il suo nome è già apparso con la bandiera italiana accanto nelle entry list del doppio delle pre-qualificazioni agli Internazionali di Roma. E sarà proprio al Foro Italico che la giovane promessa farà il suo debutto ufficiale con la maglia azzurra, grazie a una wild card per il tabellone principale del torneo.

Un cambio di bandiera che fa discutere

La decisione, di cui manca solo l’ufficialità formale, ha fatto parlare molto, soprattutto oltreoceano. Secondo il New York Times, Tyra avrebbe già informato la USTA (la federazione americana) della sua scelta, mentre la WTA ha dato il via libera al cambio di nazionalità, che entrerà in vigore proprio in occasione degli Internazionali di Roma.

Gli Stati Uniti perdono così una delle loro prospettive più brillanti: una giovane atleta che, per fisicità e attitudine, è stata spesso accostata alle grandi campionesse afroamericane del passato e del presente. In Italia, invece, dove solo Jasmine Paolini figura nella top 50 e poche altre atlete sono presenti nella top 100, l’arrivo di Grant rappresenta una ventata di speranza e rinnovamento per il tennis femminile.

Oltre la strategia: identità e appartenenza

C’è chi ha letto la decisione in chiave esclusivamente tattica, evidenziando come in Italia ci sia meno concorrenza per emergere e maggiori opportunità di visibilità, ranking e sponsorizzazioni. Ma ridurre tutto a un calcolo sarebbe ingeneroso. Tyra è cresciuta tra due culture, parla perfettamente italiano e inglese, e ha mantenuto un forte legame con il Paese in cui è nata. La sua scelta sembra quindi riflettere un’identità costruita negli anni, più che una mera strategia di carriera.

Il padre, Tyrone Grant, ex cestista NBA che ha giocato anche in Italia, ha conosciuto la madre Cinzia proprio durante la sua esperienza europea. La storia familiare di Tyra è il simbolo di un ponte tra due mondi che oggi si uniscono nello sport, sotto una nuova bandiera.

L’Italia scommette su di lei

Con il suo ingresso nel panorama tennistico italiano, Tyra Grant rappresenta non solo una promessa, ma anche una sfida per il movimento femminile nazionale. La Federazione Italiana Tennis e Padel guarda con entusiasmo alla sua crescita e al potenziale di una giovane atleta che potrebbe segnare una nuova era.

I tifosi italiani avranno presto modo di vederla all’opera sui campi del Foro Italico, dove Tyra cercherà di conquistare il pubblico e confermare le aspettative che già la circondano. Il futuro è appena cominciato, e ha il volto sorridente e determinato di una ragazza di 16 anni pronta a fare la differenza.

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