Underdog è una parola inglese che indica coloro che partecipando da sfavoriti dai pronostici a una competizione sportiva riescono a sovvertire gli stessi. Nel tennis attuale, due esempi al femminile sono Lois Boisson e Alexandra Eala.
La vicenda di Lois Boisson
La tennista in questione è una ventiduenne francese, nata a Dijon ed entrata nel tabellone del Roland Garros grazie a una wild card. La giovane, numero 361 al mondo all’inizio del torneo parigino, ha raggiunto i quarti di finale, avvicinandosi alla Top 120. Lois Boisson sul gomito del braccio destro ha tatuata la parola che suona come un motto: “resilience”. L’ultimo anno per lei non è stato facile.
In aprile dello scorso anno, dopo la vittoria del titolo WTA 125 sulla costa di Saint Malo, ha subito uno strappo al legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, quando mancava una settimana al suo esordio al Roland Garros.
Quest’anno è approdata allo Slam in terra di Francia e la sua presenza si è fatta sentire, consacrandola come “underdog” al femminile, in considerazione del fatto che, nonostante le poche chances della vigilia è riuscita a battere la statunitense Jessica Pegula, conquistando i quarti di finale contro la russa Mirra Andreeva.
La vicenda di Alexandra Eaala
Un’altra tennista considerata “underdog” è la filippina Alexandra Eala, in particolare per la sua performance al Miami Open dove ha sconfitto la quinta testa di serie e favorita locale, Madison Keys.
La tennista, a 20 anni, compiuti il 23 maggio scorso, è una stelle emergenti del tennis, e la sua vittoria contro Keys ha lasciato quasi attonito il mondo dello sport e dimostrato che non è da sottovalutare. Alexandra si è diplomata alla Rafa Nadal Academy il 15 giugno 2023, dopo essere stata studentessa a tempo pieno per cinque anni grazie a una borsa di studio della RNA concessa al fratello.
Al Miami Open era vista come un’outsider entrata con wild card, che avrebbe avuto difficoltà a raggiungere i turni successivi. La vittoria di contro Keys è stata una sorpresa incredibile, che ha consolidato il suo ruolo di “underdog” da non sottovalutare. Questa vittoria ha dimostrato la sua determinazione, il suo talento e la sua capacità di affrontare sfide importanti.
Al Roland Garros in corso di svolgimento, Alexandra Eala è stata sconfitta all’inizio del torneo in tre set dalla colombiana Emiliana Arango.
L’importanza degli “underdog” nello sport
Le vicende di successo degli “underdog” possono ispirare e motivare altri giocatori a non arrendersi e a continuare a lottare per raggiungere i propri obiettivi. I risultati che gli stessi ottengono possono generare una grande sorpresa e un’infinita tenerezza tra i fans, rendendo più entusiasmante la competizione.
Il successo di un “underdog” è spesso il risultato di un duro lavoro e di una dedizione completa al proprio sport, che dimostra quanto sia importante credere in sé stessi. Secondo gli psicologi nell’ “underdog” sorge un effetto istrice. Questo significa che deve giocare sul fatto che l’avversario più forte lo possa sottovalutare facendogli credere di avere ragione.
Ogni sportivo che tiene a un’impresa si protegge dalle proprie cattive abitudini ricorrendo all’aiuto professionale di un bravo mental coach. Il futuro è aperto a diverse soluzioni. Nei prossimi anni il fenomeno degli “underdog” al maschile e al femminile potrebbe rappresentare un importante deterrente per portare alla ribalta sportiva diversi giovani che potrebbero costituire e costruire il futuro del tennis e dello sport in genere.