US Open 2022: primo turno di sorprese, eliminata la settima testa di serie Simona Halep

TORONTO, ON - AUGUST 13: Simona Halep of Romania hits a shot against Jessica Pegula of the United States during the National Bank Open, part of the Hologic WTA Tour, at Sobeys Stadium on August 13, 2022 in Toronto, Ontario, Canada. (Photo by Vaughn Ridley/Getty Images)

Doveva avere già in pugno almeno i quarti di finale Simona Halep, vincitrice di Toronto che ha già centrato 2 titoli e sette semifinali quest’anno. Qualcosa è andato storto nel match contro l’ucraina Daria Snigur e le difficoltà della rumena si sono viste sin dall’inizio della partita. Le ambizioni di Halep la davano in corsa per il titolo quest’anno a New York, ma a sbarrarle la strada un’ottima prestazione dell’ucraina e probabilmente l’insostenibile pressione.

Rientrata in Top 10 dopo il successo a Toronto, Halep era pronta a stupire anche il pubblico del Flushing Meadows, lei che sui prestigiosi campi di New York ha raggiunto solo un quarto di finale e una semifinale. Statistiche che non rispecchiano le sue vittorie maggiori, ovvero i trionfi dei major a Parigi e a Londra.

Fattori sconosciuti quelli che le sono costati il secondo turno, ma l’impresa della qualificata Snigur non è da sottovalutare. L’ucraina n. 124 del mondo, che non aveva mai né giocato né tantomeno conquistato una vittoria contro una Top 20 in carriera, si ritrova al secondo turno dello US Open dopo aver battuto una veterana in formissima e determinata a spingersi molto avanti nel torneo, nonché una delle maggiori favorite per la vittoria. Riuscire a sconfiggere Simona Halep, fresca vincitrice del WTA 1000 di Toronto e n. 7 del mondo, rappresenta per lei un’emozione unica. Piange di gioia dopo il match point e riesce a malapena a parlare ai microfoni dell’intervista on court. Questa splendida vittoria la dedica al suo paese. Gesto significativo è infatti quello che fa alla fine del match, racchiudendo in un cuore la spilletta che porta sul petto. 

Halep agli US Open 2022. Credit: usopen.org

Halep è dunque vittima di se stessa e della sua prestazione, poco redditizia e condita da una quantità non indifferente di errori non forzati: 30 dicono le statistiche, in poco più di un’ora e quaranta di gioco, fin troppi nonostante la conquista del secondo parziale per 6 giochi a 0. Vanno comunque sottolineati i meriti della classe 2002 nativa di Kiev, proveniente dalle qualificazioni e dal primissimo debutto in carriera nel main draw di uno Slam. Snigur è stata più attenta e concentrata nonostante i molti errori col dritto – colpo particolare che ricorda l’epoca delle racchette di legno in quanto molto piatto – nel secondo parziale. Nel terzo set Snigur era avanti 5-1 e Halep è riuscita a rimontare fino al 5-4, è lì che l’ucraina ha stretto i denti ed è riuscita a non tremare davanti agli errori della rumena, chiudendo il match in un turbinio di emozioni. Vince così la campionessa di Wimbledon junior 2019, anno in cui aveva assistito alla vittoria di Halep nell’analogo torneo dei “grandi”.

È evidente dopo questa sconfitta il rapporto di alti e bassi tra Simona Halep e lo US Open, che rimane – almeno fino ad oggi – l’unico Slam in cui non ha mai raggiunto la finale; a questo risultato si sommano così le altre tre volte in cui non è riuscita a superare il primo turno.

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