Vera Zvonareva, contro Serena per ricominciare a sognare

Questa a cui tra poco assisterete è la storia della russa Vera Zvonareva. La tennista prende i natali nella capitale russa trentuno anni fa. Ad appena sei anni si appassiona allo sport del tennis e grazie anche alla sua spiccata fisicità e doti tecniche riesce ad entrare nel circuito Pro già a sedici anni. Nell’ambiente tennistico è risaputa la sua iniziale fragilità emotiva che fortunatamente è riuscita a correggere negli anni successivi.

Già nel 2004 fa la sua prima apparizione in Top Ten, salvo perdere qualche posizione negli anni dopo. Solo nel 2008 avviene la vera e propria consacrazione, quando, anche negli anni successivi, riesce a mantenersi stabilmente tra le prime dieci. L’anno che per eccellenza ha visto l’affermazione della bella tennista russa è stato il 2010, quando ha raggiunto anche il miglior piazzamento in due dei quattro Slam disputati.

Si tratta dei due tornei su campi veloci di Wimbledon e di Flushing Meadows, dove in entrambi i casi il suo percorso si è arrestato in finale. Nei campi dell’All England Club ha battuto tra le altre diverse teste di serie come Jelena Jankovic e Kim Clijsters. È stata solo Serena Williams a sbarrarle la strada verso la vittoria sconfiggendola nettamente in finale.

Prima dell’altro Slam, quello americano, agguanta la finale nel torneo canadese di Montreal ma non riesce a conquistare neanche questo titolo a causa della sconfitta subita dalla giovane Caroline Wozniacki. Riesce a presentarsi comunque in forma nel torneo americano e, sfruttando anche un sorteggio fortunato, oltre alle premature esclusioni da parte di alcune teste di serie, arriva direttamente in finale dove se la deve vedere contro Kim Clijsters. Nella rivincita di Wimbledon l’americana si impone nettamente lasciando solo tre giochi alla russa. Sempre l’americana l’eliminò nella semifinale degli Australian Open dell’anno seguente.

Il raggiungimento di questi buoni piazzamenti nel 2010 le valgono il raggiungimento del suo best ranking alla posizione numero 2. Dopo questi risultati inizia la parabola discendente culminata con un infortunio alla spalla a seguito delle Olimpiadi del 2012 che rischiò di comprometterle la carriera. Salta completamente la stagione 2013 precipitando vertiginosamente in classifica.

Torna nel 2014 ma non riesce a tornare quella di una volta, complice anche l’anagrafe. Ora è sicuramente molto motivata a riscattarsi e per farlo dovrà dare fondo a tutte le sue energie nel match della notte italiana che la vedrà opposta a Serena Williams, proprio come quasi cinque anni fa sui campi di Church Road.

Sta di fatto che lo stato di forma della russa è lontano anni luce da quello che fu nell’ormai lontano 2010. Magari un’esplosione emotiva e voglia di rivincita nei confronti della campionessa statunitense potrebbero darle quella marcia in più, approfittando anche del periodo di inizio stagione, quando ancora Serena potrebbe mostrare qualche défaillance e non giocare come al suo solito. In quel caso, neanche troppo remoto, lo Slam Aussie di Vera potrebbe già dirsi arrivato al capolinea.

Di Simone Marasi

Simone Marasi

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