Wta Auckland: Ostapenko-Broady ad alta tensione

Nessuno osi mai dire che il tennis femminile è monotono, o meno interessante, basta vedere quello che è successo oggi, durante il match fra Jelena Ostapenko e Naomi Broady, che potrebbe essere una perfetta ispirazione per un regista, non sappiamo però, se per un film comico o drammatico.

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In una partita che era fin troppo avara di emozioni, con la Ostapenko in controllo totale, avanti di un set e 5-2 nel secondo, succede che la britannica inizia ad inanellare una serie di vincenti, che grazie anche a un blackout della lettone riusciva a portare il parziale al tie-break.

E come in ogni Grande film che si rispetti, il colpo di scena arriva inatteso: sul 2-2, dopo un punto conquistato dalla Broady, la Ostapenko stizzita, si è destreggiata nel più classico lancio della racchetta, gesto di stizza spesso utilizzato dai tennisti, che però è sfuggito al controllo della frustrata lettone, andando a colpire un raccattapalle, e da qui il comico e drammatico, ha assunto anche le sfaccettature del thriller. Per farla breve, dopo il fattaccio, la Broady si è recata al cospetto del giudice di sedia, invocando senza fortuna la squalifica immediata dell’ avversaria; negativo anche il ricorso al supervisor, che si è risolto solo con un richiamo per cattiva condotta, e con la giovane inglese in lacrime vittima del nervosismo.

Archiviato l’ episodio, e match sull’ 1 a 1, verdetto rimandato al terzo set, con la Ostapenko che si porta sul 5 a 1, su un avversaria che forse distratta, e ancora nervosa, non riesce più a ribattere le offensive della lettone. Titoli di coda? Assolutamente no, ennesimo colpo di scena, ennesimo risveglio della Broady, che si aggiudica 6 game consecutivi, e il passaggio del turno.

Baci abbracci e tutti amici? No, no, e no, dopo la stretta di mano ennesimo scambio di opinioni, fra le due contendenti, che si sono reciprocamente tacciato di atteggiamenti scorretti, antisportivi, eccetera eccetera, con la Broady che ha concluso l’ opera sfogandosi sui social, e ricevendo il sostegno di diverse colleghe.

 

 

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