(2)K.Pliskova d C.Wozniacki 6-3 6-4
È una sublime Karolina Pliskova la nuova regina del Qatar Total Open 2017. La ceca annienta a suon di servizi e colpi vincenti Caroline Wozniacki e succede nell’albo d’oro a Carla Suarez Navarro, vincitrice lo scorso anno in finale su Jelena Ostapenko. Troppo ispirata e perfetta la Pliskova, capace anche di aggiudicarsi gli scambi lunghi e combattuti con soluzioni pregevoli e di rendere inutile la rocciosa difesa della tennista di Odense che perde in questo modo per la 19esima volta in una finale Wta.
Ottavo titolo in carriera per la 24enne di Louny, il secondo quest’anno dopo il successo colto nel Wta Premier di Brisbane, che diventa la seconda giocatrice della Repubblica Ceca a trionfare negli ultimi tre anni (nel 2015 ad imporsi fu Lucie Safarova).
AVVIO DEVASTANTE DI KAROLINA PLISKOVA– Comincia nel migliore dei modi la finale per Karolina Pliskova. La ceca comanda gli scambi sia con il servizio che con i fondamentali da fondo campo e dopo 19 minuti si ritrova avanti 4-0 riuscendo anche a sfruttare il forte vento che soffia sul centrale del Qatar Total Open. Nel quinto gioco una nervosa Wozniacki riesce a sbloccare il punteggio e a vincere poi tre giochi di fila che le permettono di portarsi ad un game di distanza dalla rivale. Pliskova però dopo il break subito nel sesto gioco non concede altre occasioni alla danese e tenendo la battuta a 0 rimette una distanza di sicurezza tra se e la sua avversaria (5-3) prima di far suo il parziale in risposta approfittando di un dritto in rete dell’avversaria.
REAZIONE WOZNIACKI MA PLISKOVA LA FERMA– Continua la rincorsa di Caroline Wozniacki. Pliskova macina vincenti e soluzioni spettacolari che le permettono di salvarsi e di venire a capo di un game complicato sul 2-2. Dal canto suo la danese prova a caricarsi, ad aumentare leggermente la potenza dei propri colpi e ad andare maggiormente a rete, tattica che le permette se non altro di non perdere terreno fino al 4-4. Qui però si spengono definitivamente le speranze della Wozniacki: la danese, chiamata a servire per restare in partita, inizia male il game e finisce per lasciare spazio all’avversaria che alla prima palla match può alzare le braccia al cielo per l’ennesima gioia di una stagione cominciata nel migliore dei modi.
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