WTA Doha: Roberta Vinci continua l’ascesa; promosse Muguruza e Petkovic, eliminata la Wozniacki

La giornata di ottavi di finale del torneo Premier di Doha ha riservato alcune sorprese, ma quella più emozionante proviene dall'Italia. Per la prima volta dal 2006, Roberta Vinci torna nei quarti di finale del torneo, e dalla prossima settimana sarà ufficialmente numero 9 del mondo.

Il punto della situazione, con la sopracitata Vinci che approda ai quarti insieme alle colleghe Muguruza e Petkovic, mentre esce di scena Caroline Wozniacki dopo oltre 2 ore e mezza di battaglia.

Garbine Muguruza, dopo la sconfitta subìta contro Elina Svitolina, la scorsa settimana a Dubai, e dopo un avvio di stagione sottotono per i suoi livelli, cerca il riscatto nella lussuosa Doha. Nel suo match di ottavi di finale incontra Timea Babos, con la quale non ha mai disputato alcun match a livello professionistico. La spagnola parte subito con il piede sull’accelleratore, ed alla prima occasione di break si porta in vantaggio sull’avversaria. Già dalle prime battuta appare centrata, e con un piano tattico lucido. Dalla sua sicuramente maggiore potenza ed un servizio che le permette di prender in mano il gioco. Il break acquisito le permette di essere sempre in vantaggio nel parziale, fino al 5-2, dove con un successivo break chiude il parziale in suo favore per 6-2, con 3 ace, l’82% di punti vinti sulla prima di servizio, ed il 100% di palle break trasformate. L’avvio di secondo parziale si prospetta più serrato, con la Babos che salva due occasioni di break in apertura, e che a sua volta, grazie a due vincenti di dritto, si procura altrettante occaioni di strappare il servizio. La stessa Babos, che ieri aveva ben figurato nei momenti clou del match contro la Errani, non sembra essere oggi così centrata. La Muguruza, dopo un sesto game di oltre 10 minuti, e fisicamente logorante, resta attaccata al punteggio, sul 3-3. A nulla sono valse le due possibilità di break per la spagnola, che sul 4-4 è costretta ad andare a servire per restare nel set, complici alcuni errori di troppo in fase di costruzione del gioco. La spagnola però non demorde, e con una prova di tenacia e determinazione, risale la china e dopo aver agevolmente portato a casa il turno di battuta, brekka a 15 la Babos e si assicura almeno il tiebreak. Dopo due inqualificabii doppi falli, la Muguruza con esperienza salva altrettante palle break ed alla fine chiude il match in suo favore grazie ad un passante finale da circoletto rosso. 6-2 7-5 in un’ora e 35 minuti di gioco.

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Il match tra Andrea Petkovic e CoCo Vandeweghe si preannuncia già dalle prima battute, ricco di propositività ed offensività tattica. Gli scontri diretti tra le due giocatrici vedono la tedesca condurre per 2-0 con il primo incontro risalente al lontano 2010, mentre l’ultimo più recente, ad Eastbourne 2015, dove la Petkovic prevalse 6-4 6-3. Un avvio in sordina per entrambe le tenniste che nei rispettivi game di servizio, si mostrano subito centrate. Il primo strappo avviene nel quarto gioco della partita, quando dopo circa 8 minuti la tedesca riesce a strappare il servizio all’avversaria, ed a portarsi sul 3-1, e confermando poi il vantaggio nel game successivo. La reazione dell’americana non si fa attendere, ma nonostante i vani tentativi di recuperare il break di svantaggio è la Petkovic a mettere a segno il distacco, issandosi sul 5-2. In 49 minuti Andrea chiude un set apparentemente agevole, con il punteggio di 6-3, ma nel quale ha dovuto dovuto sudare più di quanto i numeri dicono. La differenza sostanziale è da ricercare nelle percentuali di punti vinti al servizio, su prima e seconda, e sui punti conquistati in risposta. Il secondo parziale inizia con un sostanziale equilibrio, dimostrato dai game molto combattuti. Il primo break è sempre in favore della tedesca, nel quarto game, che le permette di salire 3-2. Questa volta il controbreak non si lascia attendere ed è immediato. Alla sesta occasione di strappare il servizio alla rivale, la Vandeweghe, si riporta in parità con una dritto lungolinea imprendibile. 4-4 nel secondo set. La Petkovic, rediviva dopo aver rischiato in precedenza di andare sotto di due break, riesce a recuperare la concentrazione, e strappa il servizio a zero, all’americana con un rocescio incrociato magistrale, salendo 5-4. Vane le possibilità di opposizione della Vandeweghe che, dopo un’ora e 33 minuti deve adbicare di fronte alla maggior solidità dell’avversaria, che se la vedrà ora con Garbine Muguruza.

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Roberta Vinci, che dopo la bellissima vittoria a San Pietroburgo, aveva pagato le fatiche nel premier degli Emirati, si è spianata la strada verso i quarti di finale del torneo di Doha. Complice inoltre la sconfitta prematura di Petra Kvitova, la tarantina potrebbe addirittura progredire in classifica, dopo l’ormai conclamata entrata nella Top10. Tuttavia, in alcuni casi, i match scontati potrebbero nascondere delle insidie. Roberta scende in campo contro la turca Cagla Buyukakcay, wildcard del torneo, che ha estromesso in successione le ceche Hradecka e Safarova, rientrata finalmente sul circuito dopo un lungo stop. Subito una partenza sprint per la Buyukakcay che sotto 0-30 sul servizio della Vinci, riesce a brekkare in apertura la tarantina, la cui reazione tuttavia non si fa attendere, ed arriva copiosa, con un game vinto a zero, e con la turca troppo fallosa e remissiva. La partita entra nel vivo, ma Roberta non riesce a mettere sotto pressione la turca che invece inizia a prendere le redini degli scambi. Ben 76% dei colpi della Vinci colpiti un metro dietro la linea di fondo campo; sul 4-2 per la Buyukakcay, Roberta mette a segno 7 punti consecutivi, e dopo aver accorciato le distanze sul 4-3 mette a segno un controbreak che la riporta in parità. L’andamento segue a questo punto binari regolari con la Vinci che riacquisisce la parziale gestione del match e che con una magistrale smorzata si porta sul 6/5. Tuttavia la turca mostra una solidità, soprattutto dalla parte del rovescio, inaspettata per una numero 162 del mondo, che appare a suo agio anche nel contrastare i backspin della Vinci. Nel frattempo un gatto arabo si aggira nel campo da gioco, attraversandolo interamente, proprio sul set point per la turca, che non si distrae, ma deve in ogni modo abdicare nel punto successivo, concedendo il primo set 7-5 alla tarantina, in 50 minuti di gioco. Il secondo parziale, come prevedibile, inizia subito in modo positivo per la Vinci che strappa il servizio alla turca senza troppi patemi ed inizia a sfoderare il tennis fluido ed atletico che le ha permesso di arrivare in top10. 3-0 in poco più di 10 minuti di gioco. Il match acquisisce, via via che passano i minuti, una direzione netta e ben delineata. Roberta non le lascia più spazio, ed esibisce un tennis brillante, scrollatasi ormai di dosso le preoccupazioni iniziali. A nulla servono i tentativi di reazione della turca, che cede definitivamente oer 7-5 6-1 in circa un’ora e 15 minuti.

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