WTA Finals, le pagelle semiserie di Tennis Circus

[tps_title]Simona Halep[/tps_title]

Simona Halep, 3: Il male fatto donna torna ad infestare Singapore per riscattare la deludente prestazione dello scorso anno, dove, ahinoi, si fermò alla fase a gironi. Purtroppo per lei il bene trionfa ancora e la povera Simona è costretta, anche a causa di gravissimi problemi fisici che ne condizionano e compromettono la prestazione, ad abbandonare, di nuovo e precocemente, la competizione. Peccato, sembrava l’anno della definitiva consacrazione a regina del tennis, ma, come da tre anni a questa parte, saremo costretti a rimandare alla prossima stagione. Ritenta, sarai più fortunata.

halep Simona

[tps_title]Garbine Muguruza[/tps_title]

Garbine Muguruza 4: La bella spagnola sembra avere le idee chiare: “Preferisco vincere uno Slam e poi niente tutto l’anno”. Detto fatto, vittoria a Parigi e poi batoste su batoste manco fosse la Giorgi, culminate con queste WTA Finals. Chiude il girone con una tenera vittoria gentilmente offerta da mamma Kutzentsova, impietosita di fronte alla condizione della puledra iberica. Ma comunque, felice lei, felici tutti.

 

[tps_title]Karolina Pliskova[/tps_title]

Karolina Pliskova 6: Sarebbe stata perfetta come spia dell’URSS durante la guerra, glaciale ed impenetrabile come solo i migliori soldati sanno essere. Decide però di intraprendere la carriera da tennista, interpretando così il ruolo dell’apatica musona. Carisma da vendere (al mercato nero) e proiettili scagliati in plastiche e statiche posizioni esageratamente erette non la fanno però sfigurare nel confronto con le altre. E già questa, viste le premesse, potrebbe essere stata un’impresa.

 

[tps_title]Madison Keys[/tps_title]

Madison Keys 5: Mi ero addirittura scordato di lei. Tanta potenza, tanti denti, tanto fisico, ma poco, poco controllo. Non è ancora pronta ad un panorama del genere, nonostante gli illuminati espertoni la paragonassero già a Serena. Altra giocatrice indifferente, monotona, a tratti banale. Ci si potrà lavorare, certo, ma non aspettatevi un cambiamento miracoloso.

 

[tps_title]Svetlana Kutznetsova[/tps_title]

Svetlana Kutznetsova 8: Commovente, a volte quasi comica. Sgraziata ed a tratti mascolina negli atteggiamenti (il taglio netto di una ciocca di capelli con una forbice impugnata come fosse una tosasiepi potrebbe, da solo, descrivere il personaggio) e nei movimenti, si tramuta poi in precisa lavoratrice all’interno del rettangolo di gioco. Ultima a qualicarsi per il Master, torna, per una settimana, agli sfarzi che, tempo fa, le hanno consentito di vincere due Slam. Mi piace, ma tappatele la bocca, vi prego.

[tps_title]Agnieszka Radwanska[/tps_title]

Agnieszka Radwanska 10: Sono sfacciatamente di parte, lo so, ma non mi importa. Unica nota positiva in un torneo colonizzato quest’anno da ottuse picchiatrici ed instancabili pallettare. Fluttua per il campo senza far rumore (si addormenta di sera e si risveglia col sole), immagina e crea impensabili concetti, varia, addormenta, spinge (poco e niente). La classe eternamente perdente che non mi stancherò mai di guardare. Chiamatemi pazzo, se volete, ma così è e sarà per sempre.

[tps_title]Angelique Kerber [/tps_title]

Angelique Kerber 6: La numero 1 rischia di perdere ogni partita. Già per questo, ci si potrebbe fare qualche domanda. Orridamente piegata su se stessa recupera le palle più impensabili, ribattendo ancora, ancora e ancora. L’unico aspetto positivo è la sua sconfitta in finale, piallata da una giocatrice con le sue stesse caratteristiche. Cimentandosi in una delle ultime difese credo abbia perso anche qualche dente, che adesso addobba la fredda scritta “Singapore”. E allora, accosciata e sdentata, si prepara a traumatizzare i bambini nella notte più spaventosa dell’anno.

[tps_title]Dominika Cibulkova[/tps_title]

Dominika Cibulkova 8: Ad un occhio distratto appare sotto forma di barilotto biondo, scattante e determinato, copia leggermente più gradibile dell’amicona Kerber. Settimana di grazia tipica del tennis femminile. Dall’anno prossimo tornerà presumibilmente ai suoi soliti livelli, rantolando per terra dall’emozione dopo ogni 15, vinto o perso che sia. Torneo meritato, comunque, sfruttando l’incredibile mediocrità offertaci quest’anno come livello generale. Brava, niente di più.

[tps_title]Serena Williams[/tps_title]

Serena Williams 9: Guarda il torneo sdraiata sul divano, mentre mangia sudici Hot Dog e Hamburger ipercalorici. Il suo unico commento, secondo fonti a lei vicine, sembra essere stato “AHAHAHAHAHAH”. E, d’altronde, come darle torto.

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