WTA Monterrey: Muguruza è la nuova campionessa. Battuta in rimonta Timea Babos

Garbiñe Muguruza, dopo un digiuno durato otto mesi, ritorna ad alzare un trofeo, il sesto della carriera, e lo fa in Messico, a Monterrey, in una finale molto combattuta contro l’ungherese Timea Babos, autrice di un torneo di spessore, che prova a conquistare con tutte le sue forze fino all’ultimo istante, senza paura. E’ stata una finale giocata prevalentemente da fondo campo, caratterizzata da colpi profondi e aggressivi, ma condita qua e là di giocate spettacolari anche a rete.

PRIMO SET – Parte forte l’ungherese, solida al servizio e molto precisa col dritto. Garbiñe fatica in risposta e non riesce a contrattaccare con efficacia. La Babos, oltre a servire bene, destabilizza l’avversaria col dritto in chop e con alcune giocate da copertina a rete. Sul 2 pari e servizio Babos, Muguruza si guadagna 3 palle break, che però vengono annullate dall’avversaria. E’ lì che l’inerzia del match cambia, con la spagnola che perde lucidità e subisce a sua volta il break. Babos sale sul 5-2, Muguruza mantiene il servizio, ma l’ungherese è concentrata e determinata. Sorretta dal servizio chiude al secondo set-point disponibile.

babos

SECONDO SET – In apertura di set l’iberica subisce immediatamente il break a zero e l’ungherese lo conferma mantenendo il servizio. Garbiñe però reagisce, dopo una vivace discussione col suo allenatore Sam Sumyk, e lo recupera rafforzando il pressing da fondo campo, ma non prima di essere stata scherzata da un lob magistrale di Timea che manda in visibilio il pubblico. Babos non molla la presa e tiene i turni di battuta fino al 5-4 Muguruza, mancando però di sfruttare un break point sul 3 pari, indiscutibilmente il game più combattuto della partita. Chiamata a servire per allungare il set, l’ungherese non riesce a limare l’aggressività dei colpi della spagnola, che conquista così il secondo parziale.

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TERZO SET – E’ una Muguruza rinvigorita, quella del terzo set, che ritrova solidità nel servizio, che spolvera le righe sulla diagonale di rovescio e che infiamma il pubblico, partecipe e indubbiamente schierato dalla sua parte. Conquista il break, nel sesto game, grazie ad un passante di rovescio spettacolare che lascia spaesata una Babos, chiamata a rete da una precedente risposta corta dell’avversaria. Da quel momento anche la fiducia nei mezzi dell’ungherese inizia a vacillare e Muguruza può così dilagare tranquillamente fino alla chiusura finale, con tanto di triplo salto di gioia; un’esultanza vera e spontanea come forse nemmeno a Wimbledon si era vista.

Per la spagnola nativa di Caracas si tratta del sesto titolo in bacheca e del ritorno alla vittoria dopo un inizio d’anno non certamente entusiasmante, fatta salva la finale al WTA Premier di Doha persa contro Petra Kvitova. E’ un risultato questo che, sebbene di minore importanza rispetto agli altri, può avere l’effetto di una considerevole iniezione di fiducia per Garbiñe, dato l’approssimarsi della stagione su terra battuta, superficie a lei molto cara. Per Timea Babos, invece, questa finale conferma l’ottimo momento di forma e rendimento che la giocatrice di Sopron, classe 1993, sta vivendo e che potrebbe portarla ad essere protagonista attiva anche nei prossimi tornei.

 

 

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