IL QUARTO SIGILLO, QUATTRO ANNI DOPO- Stessa finale e medesimo epilogo per il torneo di Monterrey, dopo quattro anni. Correva l’anno 2013 ; la finale disputata tra la russa e l’allora già affermata tedesca finì al terzo set . Allora, come oggi, fu Nastia a prevalere . Ma quante cose sono cambiate. Ieri , Angelique si presentava nelle ,per lei scomode , vesti di favorita; da numero 1 del ranking il peso del favore del pronostico , quando si è alla ricerca della forma perduta, può diventare fardello troppo pesante da portare. Scintillante è invece la forma mostrata dalla russa, attuale numero 16 del ranking; una posizione guadagnata dopo tanto penare. Tuttavia, la condizione mostrata dalla russa le ha guadagnato continuità di performance, quindi di rendimento, lungo l’intero arco del torneo. La finale ,alfine, non ha sovvertito l’andamento dello stesso e Anastasia ha avuto ragione di un’avversaria mandata fuori dal match grazie alla varietà del suo gioco , al coraggio e, soprattutto, ad una game plan elementare quanto efficace. Solidità al servizio, scambi brevi e opportune discese chiuse mirabilmente hanno messo in crisi la Kerber , causandone il crollo nel terzo e decisivo set. Nella sola prima frazione , sino al decimo game, si è assistito ad un incontro sostanzialmente equilibrato. Un primo passaggio a vuoto al servizio della numero 1 finisce col consegnare il parziale alla russa. Secondo set che Angelique fa suo grazie ad una reazione veemente ed a un fisiologico quanto atteso calo dell’avversaria. Un ritmo tanto alto e le continue discese richiedono grande resistenza e focus ottimale; fattori che Nastia non sempre ha nelle sue corde. Si giunge così al terzo set ed il crollo di Angelique, appena nascosto nel parziale precedente, giunge inatteso solo all’apparenza. In appena ventisette minuti, Anastasia regola una Kerber tramortita ; la teutonica scivola sempre più giù, colpo dopo colpo. Nastia trionfa dunque per la quarta volta , al terzo set, come tre anni fa . Chissà che ora, finalmente, la venticinquenne di Samara non possa confermare le grandi speranze accese allora, in quel di Monterrey.
A. Pavlyuchenkova b. A.Kerber 6-4 2-6 6-1
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