Wta Pechino, quarti di finale: avanti Kvitova e la maratoneta Caroline Garcia

KVITOVA, SPRECONA E VINCENTE – E’ sufficiente una Petra Kvitova meno devastante rispetto a quella ingiocabile vista ieri, per aggiudicarsi in due set il derby ceco che l’ha opposta a Barbora Strycova. Avanti nel primo parziale 3-0 con break conquistato nel secondo gioco, la Kvitova ha amministrato quel turno di servizio strappato in avvio di partita. Barbora Strycova ha fatto quel che ha potuto, cercando di variare il gioco e cercando la via della rete. Attaccare sulle palle pesantissime della Kvitova non è però semplice. Una occasione di rientrare nel set la Strycova l’ha avuta sul 5-3 e servizio per Petra Kvitova, ma nulla ha potuto sulla palla break salvata dall’avversaria con una prima esterna.. La chiave che ha segnato l’andamento del parziale è tutta in questi dati: 22 errori gratuiti per Petra Kvitova, a fronte dei soli 9 della Strycova. Ma la Kvitova ha messo a segno il triplo di vincenti rispetto all’avversaria. Nel secondo set Petra Kvitova parte ancora alternando vincenti e gratuiti, ma le cose vanno addirittura meglio rispetto al primo: dopo 5 game, è già 4-1 con doppio break. Avanti 30-0, la Kvitova non smette però di sbagliare e con l’undicesimo doppio fallo del match, restituisce uno dei due turni di servizio di vantaggio. Petra Kvitova però non si scompone, nonostante qualche regalo di troppo. Non perde il controllo della partita nemmeno quando la Strycova si avvicina sul 4-3 e poi sul 5-4. Va a servire per il match e chiude in due set in un’ora e mezzo. Domani in semifinale affronterà Caroline Garcia.

CONTINUA IL MOMENTO MAGICO DI CAROLINE GARCIA. FUORI ELINA SVITOLINA – Da una parte del campo Elina Svitolina per la vetta del ranking (deve vincere il torneo per diventare numero 1), dall’altra Caroline Garcia per non interrompere un periodo magico e inseguire il sogno delle Wta Finals. Vince Caroline Garcia, al termine di una battaglia durata quasi tre ore e mezzo e caratterizzata da ben 19 break. Per la francese nuovo best ranking: da lunedì sarà almeno numero 11. Elina Svitolina, invece, accantona momentaneamente la corsa alla prima posizione. Inizia bene Caroline Garcia che in avvio di match conquista un break. Aggredisce su ogni palla, risponde e serve bene, tanto che quando non entra la prima il punto arriva comunque con la seconda. L’incognita per la francese è però la fatica accumulata a Wuhan, quanto la vistosa fasciatura sulla gamba destra. E infatti sul 3-2 Caroline Garcia chiama il medical time out. Pressa la Svitolina, cala la francese e così arrivano prima il controbreak e poi con un parziale di 11 punti a 1, il sorpasso dell’ucraina: 4-3. Combatte e resiste Caroline Garcia che, consapevole di non poter allungare troppo gli scambi, cerca spesso la via della rete anche a costo di sbagliare. Una scelta obbligata che comunque le consente di arrivare sul 5-5 dopo aver salvato due set point sul 4-5 e servizio. La Svitolina ne risente psicologicamente ed è la francese a procurarsi un altro break che la spedisce dritta a servire per il set. Caroline Garcia non mette una prima in campo e gioca un pessimo game nel momento meno opportuno. Si va al tie break, la Garcia che era avanti 5-3 opta per il suicidio tattico (un attacco sconclusionato e una volée a campo aperto affossata in rete) e consegna il primo set alla Svitolina. Un’ora e 11 minuti di combattimento per aggiudicarsi il primo set che, in avvio di secondo, pesa più per l’ucraina: passaggio a vuoto e con uno score di 8 punti a 1 la Garcia allunga sul 2-0. Nessuna fuga della francese, però, che nel successivo turno di servizio non sfrutta l’opportunità per il 3-0, poi salva tre palle break. Ma nulla può sulla quarta e la Svitolina aggancia sul 2-2. Le opportunità sprecate da Caroline Garcia diventano troppe (35 gli errori gratuiti accumulati fino al quinto gioco del secondo set) e a quelle non concretizzate per portarsi sul 3-0 si sommano le occasioni per tenere il servizio e andare sul 3-2. Invece arriva il break ucraino. Ma evidentemente questo è il set dei continui capovolgimenti di fronte: Elina Svitolina contraccambia i regali ricevuti e Caroline Garcia ringrazia e si riprende il break: 3-3. Il match assume contorni che hanno dell’incredibile. Incredibili sono soprattutto gli schemi di attacco privi di senso adottati dalla francese che tira sistematicamente addosso all’avversaria. Ancora break Svitolina che va a servire per il 5-3 e sbaglia tutto: 4-4. Tre palle break salvate (l’undicesima su 16 concesse) e la Garcia riesce finalmente a tenere un servizio. Anche la Svitolina sfata la maledizione dei turni di servizio ed è 5-5. Il parziale giunge così nella fase decisiva e ad aggiudicarselo è una generosissima Caroline Garcia per 7-5, dopo un’altra battaglia di un’ora e tre minuti. Nel terzo set Elina Svitolina riordina le idee e si ricorda di avere a che fare con una giocatrice acciacata. Allunga gli scambi, fa correre la Garcia da una parte all’altra e nel terzo gioco si prende un importantissimo break. La francese non getta però la spugna e sull’1-3 salva una palla che l’avrebbe portata sotto di due break e limita momentaneamente i danni. Non solo: dal possibile 1-4, arriva il 3-3. Ma le energie consumate per portare a termine la rimonta portano all’ennesimo break subito, il quattordicesimo del match in totale (sette per parte) e l’ucraina ha l’occasione, l’ennesima, per allungare ma niente da fare: 4-4. Inutile dire che, per la piega presa dall’incontro, i break sono la normalità e l’ucraina ne porta a casa un altro. Va a servire per il match e la francese centra il break numero 17 della partita. La serie non si interrompe e la Svitolina che, dal canto suo, non tiene un servizio dal quarto game del set, torna a servire per il match sul 6-5. Viene fulminata da tre risposte e un passante di Caroline Garcia e secondo tie break della partita. A prevalere è la francese, dopo 3 ore e 21 minuti.

Risultati

[12] P. Kvitova b B. Strycova 6-3 6-4

C. Garcia b [3] E.Svitolina 6-7 (5) 7-5 7-6 (6)

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