Wta Praga: Petra Kvitova batte in finale la Buzarnescu

A un giorno dal suo 28esimo compleanno, Petra Kvitova diventa la terza regina ceca del torneo di Praga, dal 2015 (anno in cui è passato da Itf a Wta International), dopo Karolina Pliskova e Lucie Safarova. Davanti al pubblico di casa, l’ex n. 2 del mondo e vincitrice del torneo di Wimbledon 2011 e 2014 ha battuto la 29enne rumena Mihaela Buzarnescu in rimonta di un set, con il punteggio finale di 4-6 6-2 6-3 in due ore e 19 minuti. Una partita non semplice, per Petra, che sulla terra rossa della capitale della Repubblica Ceca ha sofferto il tennis insidioso e intelligente della connazionale di Simona Halep.

Buzarnescu, dopo un’ottima carriera junior (nel 2006 aveva vinto gli Us Open in doppio) dopo anni nelle retrovie si è messa in luce solo negli ultimi mesi, diventando una giocatrice costante e pericolosa per tutte. Il suo primo risultato degno di nota è stata la semifinale raggiunta nel torneo Wta International di Linz 2017 (sconfitta dalla Strycova) e poi quest’anno, a gennaio, è arrivata la sua prima finale in carriera a Hobart (battuta da Elise Mertens). Oggi, pur partendo con i migliori auspici, non è stata in grado di regalarsi la sua prima vittoria Wta, sovrastata da una Kvitova sempre più devastante, sostenuta da tutto il pubblico.

Il primo set, molto lottato, vede la ceca brekkare nel secondo gioco e volare 3 a 0. La tennista rumena però pareggia subito i conti, complici troppi errori da parte dell’avversaria, e con break al settimo e al nono gioco incamera il parziale 6-4, chiudendo addirittura a 0 il servizio conclusivo. Anche nel secondo set Kvitova sale 3 a 0, ma questa volta non subisce la rimonta: sul 5 a 1 subisce il contro-break, ma poi chiude strappando a sua volta la battuta con un 6-2 che pareggia i conti. La tennista di Prostejov non trema nel terzo: un unico break (sul 2-1, ai vantaggi) decide il parziale, con la Buzarnescu che riesce poi a tenere tutti i turni di servizio ma non ha nessuna chance per contro-brekkare.

A 28 anni, Kvitova festeggia così il suo 23esimo titolo di una già meravigliosa carriera, candidandosi come una delle tenniste più pericolose nei prossimi appuntamenti su terra rossa, dove ha dimostrato più volte di saper giocare bene, e soprattutto sulla sua amata erba. Dopo anni di alti e bassi, in questo 2018 sembra aver ritrovato continuità, che le ha permesso di ritornare in top-10. Tre i titoli conquistati in questa stagione: oltre a Praga, il Premier di San Pietroburgo (vittoria in finale contro Kristina Mladenovic) e il Premier 5 del Qatar Open (contro Muguruza). Da domani sarà a Madrid, Premier Mandatory su terra rossa che ha già vinto nel 2011 e 2015; come si dice, non c’è due senza tre.

Exit mobile version