WTA Rio de Janeiro: le sette vite della leonessa, Schiavone strappa coi denti la semifinale

La leonessa contravviene alla propria natura predatrice, travestendosi per un giorno da paziente cicala. Schiavone si aggiudica il primo quarto di finale del WTA di Rio de Janeiro al termine di una maratona che ha lambito le tre ore di gioco. L'italiana, dopo aver concesso per tre volte all'olandese Burger di servire per il match, ha trovato l'agognato bandolo della matassa, portando a termine una rimonta figlia dell'abnorme forza di volontà di Francesca.

F.Schiavone- C.Burger- 3-6 7-6 (6) 6-3

La leonessa contravviene alla propria natura predatrice, travestendosi per un giorno da paziente cicala. Schiavone si aggiudica il primo quarto di finale del WTA di Rio de Janeiro, al termine di una maratona che ha lambito le tre ore di gioco. L’italiana, dopo aver concesso per tre volte all’olandese Burger la possibilità di servire per il match, ha trovato l’agognato bandolo della matassa, portando a termine una rimonta figlia dell’abnorme forza di volontà di Francesca.

Nel primo set è Francesca ad imprimere la prima accelerazione, strappando il servizio nel terzo gioco all’olandese. L’incoraggiante inerzia viene subito guastata da uno stillicidio di gratuiti da parte della leonessa milanese. Burger si limita a scartare i molteplici regali della Schiavo, recuperando il break di svantaggio, prima di allungare sul 4-2. Nel settimo gioco l’italiana strappa il servizio all’olandese, recuperando l’iniziale passivo di 40-0. Fatica vanificata nel gioco successivo, quando l’ex numero 4 del mondo inanella due doppi falli nello stesso turno di servizio, consentendo all’avversaria di incassare il break che deciderà il set.

schiavo lose

L’inizio del secondo parziale ripropone il canovaccio del primo. Schiavo cede il turno di servizio in apertura di set, sciorinando la seconda coppia di doppi falli all’interno dello stesso game. Stavolta, però, l’olandese non è altrettanto cinica nel capitalizzare il passaggio a vuoto della rivale. Francesca controbreakka l’olandese, impattando sul 1-1, lasciandosi andare ad un ruggito liberatorio. Il match torna sui binari dell’equilibrio fino al 3-3, quando l’italiana cede nuovamente il servizio al termine di un game infinito. Burger conferma il break portandosi sul 5-3, guadagnandosi così la possibilità di servire per il match. L’olandese spreca sul 5-4 l’occasione di raggiungere la prima semifinale in un torneo del circuito maggiore, rimettendo in corsa Schiavone. Burger persevera lo sperpero anche sul 6-5, cedendo la battuta a 15. Il tie break è la summa delle oscillazioni vissute nell’arco dei due set. Schiavone si porta sul 4-1, prima di farsi recuperare entrambi i mini break di vantaggio dall’olandese. Burger, dopo un paio di pessime scelte della milanese, si ritrova nuovamente a servire per il match sul 6-5. Schiavone annulla il match point facendo da tergicristallo per l’intera durata del punto, costringendo la tremebonda rivale ad assumere dei rischi superiori alle proprie capacità tecniche. Francesca insiste nelle fruttuosa condotta attendista, inducendo nuovamente all’errore l’olandese, prima di conquistare il set con un provvidenziale ace di seconda.

Nel terzo set, dopo un iniziale scambio di break, è Francesca ad assestare l’allungo decisivo. Nel quinto gioco Schiavone strappa il servizio all’olandese, sempre più fiaccata dal rimpianto per le numerose occasioni sprecate. Schiavone, dopo un interminabile inseguimento, può finalmente condurre la contesa, concedendo al pubblico sprazzi delle proprie virtù tennistiche. Sul 5-3 Francesca infligge il colpo di grazia ad una sempre più scoraggiata Burger, ottenendo il break che porta la 35enne milanese alla prima semifinale del 2016.

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  1. Tu Francesca quel giorno a Parigi baciasti la terra e mi hai fatto piangere di gioia. Ho cominciato a 37 anni a giocare a tennis ho giocato tutti i giorni ma la mia massima gloria è aver battuto il presidente del circolo, oramai in fase calante. Tu a a 37 anni, se non sbaglio, vai in semifinale a Rio de Janeiro. Nascere campione e schiappa è tutto qui. Farò per te un tifo infernale che sentirai fino a Rio. Forza Francesca.

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