WTA Roma, titolo a Masha o a Carlita?

Dopo un’emozionante settimana per la capitale italiana, resa protagonista di un fantastico torneo, pieno di emozioni e colpi di scena, si è arrivati agli atti conclusivi sia per la categoria maschile che per quella del gentil sesso.
In quest’ultima finale si affronteranno sul rosso del campo Centrale Maria Sharapova e Carla Suarez Navarro, arrivate fin qui in modo nettamente diverso. La spagnola è dovuta rimanere in campo diverse ore più della russa, prima di riuscire a staccare il pass per la finale. In ben due occasioni la tennista iberica è dovuta, infatti, ricorrere al terzo set, spesso riuscendo ad uscire da situazioni che sarebbero potute risultare fatali per il suo cammino verso la finale.

Il primo vero ostacolo lo ha incontrato nel match contro Genie Bouchard, che l’ha costretta a rimontare da uno svantaggio iniziale di un set. Dopo oltre tre ore di combattimento la spagnola è riuscita, sfruttando anche la stanchezza dell’avversaria, ad avere la meglio. Nella semifinale contro Simona Halep ha dovuto replicare il miracolo, recuperando un match che visto il punteggio del primo parziale sembrava alquanto in discussione.

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La caparbietà e il suo non darsi per vinta le hanno permesso di recuperare il risultato, fino alla vittoria finale. Per Simona Halep si è trattata di una brutta sconfitta soprattutto per il modo in cui è maturata. La sua estrema fallosità in fase d’impostazione non le ha permesso di tenere le redini del gioco e per forza di cose ha subito la rimonta, anche psicologica, della sua avversaria.

Per quanto riguarda l’altra finalista, Maria Sharapova, non si può dire che c’erano troppi dubbi sul suo arrivo in finale. Complice un sorteggio benevolo e un pizzico di fortuna, l’avvenente tennista russa non ha dovuto mai faticare più del dovuto per portare a casa i suoi match. Il ritiro al suo esordio da parte della sua avversaria è stato solo il preludio di quello che poi è stato il suo torneo. Nel superare tenniste come Jovanovski e Azarenka (ancora lontano dalla Vika che conosciamo) non ha incontrato quasi per niente difficoltà.

Giusto la semifinale poteva nascondere qualche insidia, vista la smagliante forma della qualificata Gavrilova. Anche qui, però, Masha è stata perfetta e la ha annientata in due semplici set. Ora nella finale, la partita sulla carta più difficile, dovrà vedersela con una esperta del rosso, che sicuramente le darà molto più filo da torcere di quanto abbiano fatto fin qui le sue avversarie.

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