Ad alzare il trofeo al cielo alla fine è Rebecca Peterson. La svedese, in un periodo di grazia non indifferente, fa suo il secondo titolo in carriera facendo il paio con quello vinto lo scorso 15 settembre a Nanchang. Questa volta a cadere in finale è l’inglese Heather Watson, alla prima finale persa in carriera, con lo score di 6-4 6-4. Dopo diverse ore di rinvii a causa della pioggia si è deciso di spostare il match in uno stadio al coperto, per permetterne il regolare svolgimento.
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Una volta iniziata, la finale vede Watson portarsi subito avanti di un break ed issarsi sul 2-0 ma l’immediato controbreak vanifica i precedenti sforzi della britannica. Si profila un certo equilibrio nei game successivi, tanto da procedere on serve fino al nono game, quando Peterson riesce a trovare il guizzo per brekkare la sua avversaria e portarsi a servire per il primo set. Qui la scandinava tentenna, tanto da essere costretta ad annullare una palla del 5-5 ma alla fine riesce a chiudere ai vantaggi e a portare a casa il parziale.
Nella seconda frazione è ancora Watson a portarsi avanti di un break in apertura ma la rimonta della svedese è immediata tanto da issarsi in pochi istanti sul 4-2, infilando due break consecutivi. Peterson diventa molto solida al servizio, con la sua avversaria mai capace di procurarsi le opportunità per rientrare in partita. E così dopo poco meno di un’ora e 40 minuti di gioco arriva la vittoria della svedese che da domani arriverà a toccare il proprio best ranking alla 44esima posizione della classifica. Magra consolazione per Watson il rientro in top 100 (n°88) dopo un lungo periodo di lontananza dai piani alti del tennis mondiale.
Rebecca Peterson (SWE) d. Heather Watson (GBR) 64 64
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