Tanti auguri a Daniel Gimeno-Traver

Mentre l’attenzione di tutti gli appassionati è rivolta ai grandi eventi e ai grandi campioni del tennis, c’è una grande parte del circuito composta da giocatori medi, costretti a costruirsi la propria classifica e la propria carriera nei tornei minori. Ne è un esempio Daniel Gimeno-Traver, che oggi compie 30 anni. Lo spagnolo, nato a Valenica, è il classico terraiolo, con un buon dritto e un gioco solido da fondo campo.

Dopo un’ottima carriera da junior, in cui ha raccolto ben 6 titolo, tra cui il titolo di campione europeo nel 2003, e ha raggiunto anche un ap quarto di finale al Roland Garros, perdendo da un certo Djokovic, Gimeno-Traver non ha compiuto quel complicato salto di qualità una volta diventato professionista. Nella sua lunga carriera, cominciata nel lontano 2004, lo spagnolo ha avuto davvero pochi alti, e invece molti bassi. Nel 2011, per esempio, ha realizzato il pessimo record di 9 vittorie e 25 sconfitte. Il suo risultato migliore in uno Slam è il terzo turno agli Us Open del 2010, mentre il suo best ranking è il 48esimo posto.

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Attualmente, non sta certo vivendo il suo momento migliore: nel 2015, infatti, ha vinto solo 12 partite a fronte di 13 sconfitte, e si ritrova al 70esimo posto della classifica mondiale. Alla fine dell’anno scorso,era addirittura uscito dalla top100. Quest’anno, paradossalmente, ha raggiunto per la prima volta una finale ATP, a Casablanca, venendo però sconfitto da Martin Klizan. Come si suol, dire, però, una rondine non fa primavera.

Insomma, non si può certo affermare che la carriera di Gimeno-Traver, almeno nel circuito maggiore, sia così straordinaria. Come già accennato all’inizio, però, questo tipo di giocatore ottiene i suoi principali successi nei tornei minori. L’iberico infatti può vantare ben 9 challenger e 3 futures.

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Quest’anno, poi, Gimeno ha accarezzato un sogno. Nella sfida di Coopa Davis contro la Russia, infatti, doveva essere lui a rappresentare i colori della sua nazione, guidando il proprio team. Quando tutto sembrava deciso, però, qualcosa per lui va storto: Gala-Leòn, capitano molto contestato della squadra iberica, si dimette, e al suo posto arriva Conchita Martinez, che cambia la formazione. Lo spagnolo si ritrova dunque da giocatore di punta, a riserva, quasi inutile. Gimeno allora, subita questa grande delusione, decide di lasciar perdere la Davis, e di giocare il Challengere di San Benedetto, dove verrà poi sconfitto.

Nonostante tutti i suoi limiti, e una carriera non proprio invidiabile, Gimeno continua con grande umiltà a lottare, sia nei tornei ATP che, soprattutto, in quelli minori. Perché, ricordiamo, sono stati pochi i numeri 1 nella storia, mentre sono tantissimi i giocatori come lui.

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