Bob Hewitt, 76 anni fa nasceva una stella

E’ tra gli eletti del tennis, o meglio, c’è stato finché le sue vicende personali e giudiziarie non lo hanno estromesso dalla Hall of fame. E’ ritenuto probabilmente il più grande giocatore di doppio della storia di questo sport con 15 titoli dello Slam conquistati. Meno fortunata la carriera da singolarista che si è fermata al 34esimo posto della classifica ATP, pur arrivando per tre volte in semifinale all’Australian Open. Bob Hewitt, nato e cresciuto tennisticamente in Australia, per diventare poi cittadino sudafricano per amore, oggi compie 76 anni.

Una carriera contraddistinta da successi, soprattutto in coppia con Frew McMillan (con Fred Stolle ha vinto a Wimbledon i primi due titoli, nel 1962 e nel 1964), e dalla proverbiale antipatia che ha accompagnato tutta la carriera, costellata, tra i Sessanta e i Settanta, da 65 tornei di specialità vinti, tra cui 5 Wimbledon, 2 Australian Open, un Roland Garros e un Us Open, 6 Slam misti (nel 1970 il trionfo al Roland Garros in coppia con Billie Jean King), e una coppa Davis (nel 1974, per la Nuova Zelanda).

Ma macchiata dalla sentenza del tribunale di Johannesburg che, la scorsa primavera, lo ha ritenuto colpevole delle accuse di violenza nei confronti di tre giovani atlete che l’ex campione stava allenando. Hewitt, che ha sempre dichiarato la sua innocenza sostenendo che il suo atteggiamento protettivo, quasi paterno, è stato frainteso, è stato condannato a 8 anni di reclusione. Bob l’antipatico, capace di vincere tutto pur non parlando con il suo compagno di squadra, un’incompatibilità caratteriale che, racconta la storia, scompariva una volta che la palla veniva servita.

Solo tennis, tanto tennis di efficacia e qualità eccelse, nessuno spazio per fronzoli di altro genere. I tifosi italiani più attenti lo potranno ricordare anche a fianco di un Andrea Gaudenzi pronto al salto tra i “grandi”, una collaborazione fugace perché l’incompatibilità caratteriale era diventata ben presto un muro insormontabile. Settantasei anni oggi, una leggenda del tennis di coppia e quella macchia che inevitabilmente offusca un po’ della luce di questo grande astro della racchetta.

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