La storia di Richard Gasquet rispecchia una vecchia diatriba sempre viva nel mondo del tennis: una brillante carriera juniores non è garanzia di un futuro vincente.
Ne sa qualcosa il francese di Béziers, che divenne professionista a soli 16 anni, dopo che a 12 vinse il campionato di Tarbes, riservato solo ai 14enni ed a 9 si conquistò la copertina di Tennis Magazine, che lo annunciò come il nuovo fenomeno del tennis francese.
Oggi Richard, classe 1986, compie trent’anni ed è ancora quel talento inesploso che per anni i transalpini hanno ammirato ed aspettato.
Dotato di un rovescio sublime ed efficace, tra i migliori del circuito, un gioco divertente ed adatto a tutte le superfici, è stato n.7 ATP e semifinalista a Wimbledon ed Us Open. Nel 2005 a Montecarlo battè Roger Federer, in una delle sue prestazioni più memorabili.
Gli infortuni e soprattutto dei forti limiti psicologici, non gli hanno permesso di portare a casa almeno uno Slam, cosa che sarebbe stata senz’altro alla sua portata.
Nel maggio del 2009 si trova coinvolto in una brutta storia, non superando un controllo antidoping per positività alla cocaina. Riuscirà ad evitare i due anni di squalifica convincendo il tribunale di aver semplicemente baciato una ragazza che aveva assunto tale stupefacente.
Peccato che con gli avversari in campo non sia mai stato altrettanto ammaliante.
Buon compleanno, eterno enfant prodige.
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