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Tanti auguri alle sorelle Pliskova

21 Marzo ed è primavera, ed è il compleanno della Merini, e fioriscono anche le 24 – splendide – primavere delle sorelle gemelle Pliskova. Quale miglior giorno, per venire al mondo! Rohmer, Senna, Bach … e nella meravigliosa Repubblica Ceca, precisamente nel 1992, nascevano due future giocatrici, Karolina e Kristina. Venivano alla luce a Louny, in una città affascinante e misteriosa, magica e arcana, come è, del resto, tutta quanta la sua patria. La loro famiglia è modesta, la loro infanzia tranquilla. Karolina impugna una racchetta alla docile età di quattro anni. Ma docile sarà solo l’età e forse il suo sguardo … ben presto Karolina – e del resto anche la sorella Kristina, che ha scagliato ben 31 aces contro la Puig firmando un nuovo record – cresce in altezza, e il suo tennis diventa spaventosamente potente. Gioca con grande naturalezza e facilità i fondamentali, e il servizio – di entrambe le sorelle – è decisamente devastante.

Oggi, specialmente, Karolina promette una speranza concreta, ma può salire molto di più della 14esima posizione. E’ introversa, e la sua esplosione a livello tennistico è stata definita, mirabilmente, una “silenziosa esplosione”. Il suo gioco è potente, e nel braccio di ferro difficilmente perisce. Appare e si manifesta come una ragazza umile e determinata, per niente spaccona, e innegabilmente bellissima e statuaria. E, a quanto si dice, pure intelligente. Ama leggere Paulo Coelho; chissà se l’equilibrio faticosamente trovato dallo scrittore e poeta brasiliano fluttui nella sua testa, aiutandola durante i momenti difficili dei match. E’ sempre affascinante abbandonarsi alla contemplazione, e ancora di più fantasticare i pensieri delle persone, e figuriamoci quelli dei tennisti! Non esiste sport più strano del tennis in quanto a monologhi – quanti deliri, quante imprecazioni, quanta curiosa pazzia! – roba da far impallidire i vari Amleti e i vari Stavrogin. Ma in Karolina scorre di certo quell’afflato di sofferto equilibrio, e terapeutica serenità tipica dell’illustre scrittore che ama, a soccorrerla e lenire le tensioni e lo stress sia dentro che fuori dal campo. Perché la letteratura è vita, lo sport e il tennis sono vita – Tipsarevic ama alla follia Dostoesvkij – ed è disdegnoso non pensare quanto abitudini come queste possano essere edificanti, soprattutto per atleti ad alti livelli, che sono costretti a misurarsi quotidianamente con scelte importanti, decisioni autentiche, e poco tempo per temporeggiare.

 

Dopo la letteratura e la cultura, Karolina ha gambe lunghissime e un tatuaggio che la contraddistingue. Che cosa rappresenti non lo sa nessuno, e a quanto pare neppure lei. Karolina smentisce tutti: il tatuaggio, a quanto pare, non ha un significato preciso. Confessa di amare la cultura neozelandese – e la pasta, ma questo che c’entra? -, e in preda a questa passione impressionistica ha deciso di tatuarlo sulla coscia. Ancora una cosa! Ho letto una dichiarazione che qui ripropongo, e che personalmente mi ha impressionato, e della quale apprezzo la estrema sincerità e onestà: «Vorrei che anche Kristyna possa raggiungere il mio livello. Lei è l’unica con cui davvero voglio passare le mie giornate lontano da casa, in giro per i tornei. Non ho molti amici, anzi, davvero pochi, perlopiù vado d’accordo con le mie connazionali, ma sento dentro di me che l’unica di cui ho davvero bisogno è lei. Siamo cresciute insieme, un anno siamo state insieme ogni singolo giorno, in giro per gli stessi tornei, ogni tanto capitava anche di litigare, ma anche ora che stiamo vivendo fasi diverse della nostra vita ci sentiamo ogni giorno in qualsiasi modo».

Una malinconica e dolce Karolina si confessa senza ipocrisie, e mette in luce il retroscena di uno sport abbagliato da riflettori, sponsor, premi, e viaggi. Sfido chiunque a non riconoscersi in dichiarazioni come queste, che sono d’altra parte inusuali – da ammettere apertamente – sia nello sport che nella vita quotidiana … Auguriamo un felice compleanno a Karolina e alla sorella Kristina, che speriamo possa raggiungere la sorella in quanto a risultati. Auguriamo una felice primavera anche a tutti noi, sperando di fiorire nella vita e nello sport come i mandorli in fiore nei prati

Gianmaria Sisca

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