Si è conclusa la prima fase della Coppa Davis, che nonostante non abbia più il fascino dei 5 set, non smette mai di stupirci. Infatti sono state eliminate nazioni dotate di ottimi tennisti, come l’Argentina, il Belgio e la Germania di Zverev.
Quest’ultima ha perso con la Svizzera dopo 5 partite, con Wawrinka che ha prevalso su Altmaier nell’ultimo match. Un’altra sfida conclusa in 5 scontri è stata Francia-Ungheria, con i magiari passati in vantaggio 2-1, ma successivamente rimontati, perdendo gli ultimi 2 singolari. Ha del clamoroso invece la sfida tra Belgio e Corea del Sud, con il primo che da favorito del pronostico conduceva per 2-0. Gli asiatici riaprono i discorsi battendo i doppisti di professione Gille e Vliegen, per poi completare l’opera con le vittorie di Kwon e Hong ai danni di Goffin e Bergs.
Altre due sorprese sono state le vittorie della Finlandia sull’Argentina e del Cile sul Kazakistan, entrambe dettate dalle superfici scelte – il veloce, inadatto per gli argentini, e la terra battuta per i kazaki – mentre per Portogallo e Colombia la superficie favorevole non è bastata per battere due nazioni di livello decisamente più alto come Repubblica Ceca e Gran Bretagna, pur riuscendo a vincere un match.
Passando a sfide dall’esito più prevedibile, gli Stati Uniti passeggiano sull’Uzbekistan, che non riescono a vincere neanche un set nelle 4 partite giocate. La Svezia batte senza problemi la Bosnia nei match in singolare, cedendo però in doppio, mentre la Slovacchia cade con l’Olanda dopo aver giocato i primi 2 singolari ad armi pari.
I croati, pur senza l’infortunato Cilic, non hanno troppi problemi nel battere l’Austria, con Thiem che perde entrambi i match disputati. Infine la Norvegia, orfana di Ruud – e costretta a schierare un giocatore fuori dai primi 1000 del mondo – esce sconfitta dalla Serbia, pur priva di Djokovic. Non si può rimproverare nulla alla compagine scandinava, che è arrivata in un match ad un punto dalla vittoria – annullato da Djere – nel tiebreak del terzo set.
Alberto Insardà
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