Coppa Davis, Francia-Canada in Guadalupa tra caos e grandi spese

Da sempre considerata come un caposaldo dell’efficienza e dell’ottima capacità organizzativa, la Federazione Francese Tennis ha visto negli ultimi tempi tremare le sue salde fondamenta, se non nel pieno delle sue funzioni, quantomeno negli interpreti dei maggiori ruoli istituzionali, frutto anche della decisione di far disputare il tie di Coppa Davis dei prossimi 4-5-6 Marzo nell’isola in territorio francese di Beie-Mahault in Guadalupa, precisamente al Velodrome Amedee Detraux.

La scelta della location, voluta fortemente dal neo Capitano Yannick Noah, sarebbe stata motivata dalla necessità di “annullare” i punti di forza dei propri avversari, uno su tutti Milos Raonic, giocando su terra rossa outdoor visto che in patria il clima ancora non avrebbe reso possibile l’organizzazione di una situazione analoga.

Le vicissitudini intestine alla Federtennis francese, come riporta tennisbest.com, hanno coinvolto principalmente Gilbert Ysern, direttore generale FFT oltre che direttore del Roland Garros, vista la recente inchiesta sulle presunte irregolarità sulla vendita dei biglietti e utilizzo delle auto blu per l’importante rassegna parigina e la ruggine che da tempo ormai si era creata tra lo stesso Ysern ed il presidente federale Jean Gachassin, principale sostenitore dell’avvicendamento in panchina tra l’uscente Arnaud Clement e Yannick Noah.

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Lavori in corso per Francia-Canada (foto: puntodebreak.com)

 

Il tempismo, comunque, gioca sicuramente a favore della decisione di giocare in terra americana, visti i prossimi impegni statunitensi dei protagonisti della sfida tra Francia e Canada, anche se restano forti perplessità sugli enormi costi per l’organizzazione dell’evento, tra lo spostamento via nave di 400 tonnellate di terra battuta e la pianificazione generale, con gli stessi che dovrebbero aggirarsi intorno ai 3 milioni di euro.

Il campo sarà dunque l’unico vero giudice, capace di dare risposte definitive sulla bontà della scelta, con il team canadese che dovrà cercare di comportarsi al meglio nonostante l’ipotetico handicap iniziale e i quattro moschettieri francesi che non potranno fare altro che tentare l’ennesimo assalto alla Davis partendo da lontano, addirittura dalla Guadalupa.

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