Cambia la Coppa Davis, ma l’insalatiera per ora rimane invariata: la storica competizione a squadre fondata nel 1990 è pronta a un’incredibile rivoluzione che sancirà il definitivo passaggio all’era del tennis moderno.
La prima novità riguarda il fondo d’investimento che farà da sponsor alla competizione: Kosmos, guidato dal difensore del Barcellona Gerard Piqué e con la collaborazione di Novak Djokovic, finanzierà la nuova Coppa Davis con l’aiuto del colosso tecnologico Rakuten sborsando una cifra vicino ai tre miliardi di dollari.
Anche il format cambierà completamente: non più una serie di turni durante l’anno, ma la Coppa Davis diventerà una vera e propria Coppa del Mondo di tennis; 18 squadre partecipanti (16 dal World Group e altre due da scegliere) che si sfideranno in un super torneo nell’arco di una settimana, la finale della stagione.
Si partirà da una fase round-robin per poi passare dai quarti di finale all’eliminazione diretta che sancirà la nazionale campione con incontri di tre set e turni composti da due singolari e un doppio. La sede del torneo è ancora in fase di decisione, ma dai primi rumours pare essere una capitale asiatica che garantirebbe maggiori introiti economici.
Nonostante l’approvazione di Djokovic, sarebbero già molti i primi no arrivati dalle federazioni nazionali, come dal Belgio che ha voluto manifestare il suo immediato dissenso a queste modifiche con un comunicato che si può riassumere nella mancanza del pubblico di vedere i migliori giocatori del mondo. La decisione finale sarà comunque presa ad Agosto nell’assemblea generale in programma a Orlando.
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