Fognini: ” Sono provato, ma vincere è la miglior medicina”, Bolelli: “Servivano il carattere e la voglia di lottare”

La giornata odierna di Coppa Davis è stata, come da tradizione, dedicata ai doppi: nello spareggio per rimanere nel “World Group”, l’Italia sta affrontando la Russia, e oggi la nostra nazionale si è portata in vantaggio per 2-1 dopo che Bolelli e Fognini hanno battuto Donskoy e Kravchuk.

Le parole di Fognini, che ieri ha vinto contro Rublev in singolo, riportano ancora la stanchezza che il ligure aveva già dichiarato: In questo momento sono molto provato, ma vincere è la miglior medicina contro la stanchezza e il nervosismo. Io e Simone abbiamo vinto un gran match dopo un paio di mesi in cui in doppio non ci eravamo espressi granché bene. Ci siamo sostenuti a vicenda e Simone ha servito alla grande nei momenti cruciali”. Il ligure  non è sicuro di giocare il singolo di domani contro Gabashvili: ”Dovete chiedere al capitano”, la sua affermazione. Infatti, Andreas Seppi, che non era riuscito a scendere in campo nella prima giornata a colpa di una borsite al piede sinistro, sembra abbia recuperato, ma è più probabile che l’altoatesino scenda in campo in un eventuale singolo decisivo al posto di Simone Bolelli.

Simone Bolelli, invece, si dimostra soddisfatto della propria prestazione, servita per riscattarsi dopo la sconfitta contro Gabashvili: “Non era semplice. Kravchuk e Donskoy sono un’ottima coppia. Soprattutto il primo ha servito come un treno, era difficilissimo rispondere e ha avuto una percentuale di prime palle mostruosa. Io e Fabio a tratti abbiamo giocato un gran tennis, a tratti meno, ma oggi servivano il carattere e la voglia di lottare. Le partite di Davis, soprattutto se sei in trasferta, sono sempre durissime, devi saper gestire la tensione. E noi sapevamo che questo punto potrebbe essere fondamentale”.

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La parola è infine passata al capitano Corrado Barazzutti, che sta iniziando a tirare le somme delle tre giorni russa: Fabio e Simone ancora una volta hanno dimostrato di formare uno dei migliori doppi del mondo. Hanno dato prova di grande maturità e carattere ed è il bello della Coppa Davis, una competizioni durissima in cui vengono fuori i lottatori, emerge chi ha la capacità di soffrire e di  combattere. Fabio e Simone hanno giocato a tratti molto bene, c’è stato qualche piccolo calo, ma in match così è normale. Sono stati lucidi nel superare i momenti di difficoltà contro una coppia molto competitiva”. Il capitano ha concluso con l’avviso di non abbassare la guardia: Siamo con la testa avanti, ma il traguardo è ancora lontano. Ci manca un punto, ha affermato.

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