Hewitt: “Piqué non capisce nulla di tennis, ha comprato l’ITF e le sue idee sono ridicole”

Gli australiani non sono tipi molto diplomatici, si sa. Spesso, senza mezze misure dicono quello che pensano, a costo di risultare maleducati. Il capitano della squadra australiana di Coppa Davis, Lleyton Hewitt, non è stato da meno, in quanto ha rilasciato dichiarazione di fuoco nei confronti del gruppo Kosmos Tennis, di Gerard Piqué e dell’ITF: “Piqué non sa nulla del tennis, ha comprato l’ITF e le sue idee sono ridicole.”

ANTEFATTO –  LITF lo scorso anno ha siglato una partnership ventennale da 25 miliardi di dollari con il gruppo di investimento spagnolo Kosmos Tennis (cui fa capo il calciatore del Barcellona Gerard Pique), allo scopo di rilanciare la Coppa Davis, rivedendone il formato e le modalità di partecipazione. Piquè, insieme ad altri investitori (il miliardario americano Larry Ellison e il ricco giapponese Hiroshi Mikitani),avrebbe realizzato una sorta di competizione tennistica tra nazioni sul modello della Coppa del Mondo di calcio, con il benestare del presidente dell’ ITF David Haggerty, secondo il quale, “bisognerebbe essere orgogliosi del fatto che un’azienda esterna al mondo del tennis voglia investire in esso”.

Lleyton Hewitt, of Australia, serves to Bernard Tomic, of Australia, during the second round of the U.S. Open tennis tournament, Thursday, Sept. 3, 2015, in New York. (AP Photo/Adam Hunger)
Lleyton Hewitt

Ma come è noto sono numerose le polemiche sorte intorno al nuovo formato della storica Coppa Davis:“Trovo inaccettabile che sia stato letteralmente cancellata una manifestazione che può vantare 119 anni di storia. Quando mai è accaduto che sponsor calcistici si occupino di eventi tennistici? È incredibile. Hanno raggiunto il controllo assoluto del nostro sport solo grazie al denaro. Non sono d’accordo su niente riguardo il nuovo formato della competizione”,  ha dichiarato l’ex tennista di Adelaide.

WORLD CUP – Il nuovo formato della Davis prevede una fase di qualificazione ad eliminazione diretta, da giocarsi in febbraio. Ed una fase finale da disputarsi in un’unica settimana, nel mese di novembre. Vi prenderanno parte 18 nazioni, di cui 12 provenienti dalle qualificazioni. Quattro, invece, saranno le semifinaliste dell’anno precedente e due le nazioni che potranno usufruire di una wild card. Il capitano della nazionale australiana di tennis a tal riguardo ha affermato,”Siamo nelle mani di un calciatore che non ha idea di cosa sia il tennis, tutto ciò mi sembra ridicolo. Immaginate se oggi mi chiedessero di modificare completamente il formato della Champions League”. Quest’anno, in occasione della prima edizione avremo in gara la Croazia, la Francia, la Spagna e gli Stati Uniti (in qualità di semifinaliste della passata edizione); La Gran Bretagna e l’Argentina beneficeranno di una wild card e le restanti verranno fuori dalle qualificazioni. In merito a questo sistema Hewitt ha aggiunto, Sono due sport totalmente diversi, non ha senso equiparare questa competizione a una coppa del mondo di calcio. Questa idea non può funzionare.” L’Australia, si ricorda, giocherà venerdì prossimo ad Adelaide contro la Bosnia-Erzegovina, in una sfida ad eliminazione diretta. Hewitt punterà sui giovani: Alex de Miñaur, John Millman, Jordan Thompson, John Peers e Alex Popyrin. Rimarranno fuori quindi, Bernard Tomic, Nick Kyrgios e Tanasi Kokkinakis, colpevoli, secondo Lleyton e non solo, di impegnarsi poco e di combinare più disastri che altro.

MALDIVE  Una delle motivazioni che ha spinto al cambiamento della formula della Coppa Davis, oltre alle esigenze televisive, è riferibile alla diserzione frequente operata dai più forti giocatori del circuito. Ma siamo sicuri che cambierà qualcosa con le nuove disposizioni? Secondo Lleyton assolutamente no: “Non credo che nonostante questi cambiamenti i migliori giocatori del circuito ATP vi prenderanno parte”. In un calendario sempre più affollato, la nuova Davis si colloca tra la Laver Cup  e la nuova ATP Cup, che si giocherà proprio in Australia il prossimo gennaio. “Sarò al sole delle Maldive“, ha dichiarato Alexander Zverev. Mentre Lucas Pouille ha affermato,“ero contrario al 200 per cento, e sono ancora contrario al 200 per cento”.

BRAVEHEART – Per la formula al meglio dei cinque set ed in ragione della non neutralità del campo, la Davis è stata il perfetto scenario per protagonisti dai cuori impavidi, “E’ stata soppressa l’emozione di assistere a partite giocate al meglio dei cinque set e di giocare in casa la finaleQuello che mi fa maggiormente soffrire è che i giovani giocatori come De Miñaur e Popyrin non potranno vivere una delle migliori esperienze nella carriera di un giocatore di tennis,  riuscire a giocare una finale di Coppa Davis in casa, davanti il proprio pubblico”, ha conclsuso Lleyton Hewitt.

ITALDAVIS – L’Italia si giocherà in India la sua qualificazione. La nostra nazionale ha conquistato la sua unica Coppa Davis proprio in occasione di una di queste sfide epiche. Nicola Pietrangeli, vincitore come capitano a Santiago del Cile nel 1976, non è stato da meno rispetto all’australiano, nel giudicare il nuovo formato della coppa Davis: “La federazione internazionale si è svenduta perché andava a rotoli. Piqué, che gioca benissimo a pallone ma non c’entra niente col tennis, ha portato molti soldi sul tavolo e l’Itf che contava sempre meno ha ceduto. Per me la Coppa Davis è una mamma e questa riforma è una cosa scandalosa, terribile”.

 

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