Il nuovo capitano della Spagna Carlos Moya detta le regole : ” I giocatori dovranno seguirmi”. Nadal si sarà ?

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Carlos Moya, nuovo capitano di Coppa Davis della nazionale spagnola, in un’intervista al quotidiano Marca, ha chiarito alcuni punti riguardanti il modo in cui si occuperà della gestione della squadra iberica. “Voglio chiarire che vorrò il massimo impegno da parte di tutti. I tennisti dovranno seguirmi, se non lo faranno tornerò a casa senza alcun problema. Nel 2014 punteremo a vincere di nuovo la Davis!.

Il maiorchino sembra deciso a riportare la propria nazione sul tetto del mondo, come fece già da giocatore nel 2004. Moya è sempre stato un pioniere della Davis, fedele alla “camiseta” delle furie rosse, ai tempi di quella vittoria dichiarò di non dormire la notte tanto era per lui importante portare a casa l’Insalatiera. Oggi però purtroppo la competizione a squadre ha perso di fascino e prestigio e Carlos dovrà calarsi in una realtà ben diversa da quella vissuta come giocatore, dove i top players tendono a centellinare il loro impegno in nazionale.
Si sa però che la Spagna è un paese dalla grande tradizione sportiva ed a vincere di nuovo ci tengono eccome, loro che dal 2000 al 2011 hanno scritto per cinque volte il loro nome nell’albo d’oro.  Brucia però e non poco, all’orgoglio iberico, la sconfitta dello scorso anno contro la Repubblica Ceca, dove l’assenza del loro campionissimo Rafa Nadal è pesata come un macigno.

A proposito di Rafa: il n.1 del mondo ha fatto sapere che non sa se ci sarà l’anno prossimo, dato che va per i 28 e il cambio improvviso di superficie, al quale la Davis costringe, non fa certo bene alle sue ginocchia di cristallo. Lui che di titoli ne ha vinti già tre potrebbe essere comprensibilmente poco stimolato, ed  a molti la scelta di Moya come capitano, che di Nadal è grande amico,  è apparsa come strategica per ingraziarsi il fuoriclasse di Manacor almeno per un altro anno.  Moya ha dichiarato che la presenza o meno di Rafa dipenderà dalle condizioni del suo ginocchio, dunque il n.1 ATP nel 2014 potrebbe dare comunque forfait in Davis, indipendentemente dall’ascendente che il nuovo capitano abbia su di lui.
Anche David Ferrer, attuale n.3, del mondo sembra aver chiesto una pausa, dunque per Moya  il mandato sta diventando  una patata bollente. La nazionale iberica è abituata a stare in prima linea da tanto, ma il movimento femminile arranca ed il maschile non sembra avere ricambi. Insomma i mugugni tra gli appassionati spagnoli si sentono, l’anno scorso la sconfitta in finale, quest’anno addirittura lo spareggio per rimanere in A, causa i tanti infortuni nel match d’ esordio che è costata la sconfitta contro il Canada.

Il capitano uscente Corretja non ha avuto vita facile e non ne avrà nemmeno Moya, che sembra essere però l’uomo giusto per consolare gli irrequieti animi iberici. L’ex n.1 del mondo è stato amatissimo e stimato come tennista, conosce l’ambiente, dato che lo ha vissuto da giocatore, ed ha il carisma giusto per farsi rispettare, dall’amico Nadal in primis. Proprio Moya era stato il prescelto due anni fa per guidare l’armata iberica, ma il maiorchino rifiutò perché voleva dedicarsi maggiormente alla famiglia. Famiglia che secondo i rumors spagnoli sembra in procinto di allargarsi, la moglie dell’ex campione del Roland Garros sarebbe in attesa del loro terzogenito.Vedremo allora se Moya saprà riportare l’insalatiera nella bacheca spagnola e se Nadal metterà ancora a disposizione il suo insostituibile talento in nome dell’amor di patrio (ginocchio permettendo).

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