Australian Open, spalti di nuovo deserti: sogno infranto?

All’inizio sembrava un’illusione, poi è stato un bellissimo sogno trasformatosi in realtà. Alla fine era tutto vero. Le tribune degli Australian Open tornavano ad accogliere il pubblico. Un anno – e qualcosa di più – dopo i giocatori avrebbero potuto rivedere sugli spalti i tifosi.

Il sogno però rischia di trasformarsi in un incubo. Nello Stato di Victoria, infatti, si sono verificati 13 nuovi casi di positività al covid-19 e le autorità sanitarie hanno imposto un nuovo lockdown. Il premier Daniel Andrews, dopo aver scoperto il nuovo focolaio, ha optato per la soluzione più drastica.

Non è a rischio il regolare svolgimento del primo Slam della stagione ma questa nuova disposizione governativa non consentirà nuovi accessi ai campi per i tifosi. I prossimi match degli Australian Open torneranno a disputarsi nell’assordante silenzio degli spalti deserti.

C’è però ancora una speranza di rivedere riempirsi nuovamente le tribune. La misura adottata varrà per 5 giorni e quindi – se tutto proseguirà nella giusta direzione – per le fasi salienti del torneo i supporter potranno tornare ad assistere dal vivo alle sfide che porteranno all’incarnazione del nuovo re e della nuova regina di Melbourne.

La variante inglese circola veloce ma mi auguro mercoledì di esser qui ad annunciarvi che le restrizioni hanno dato buoni risultati e che quindi saranno sospese” ha dichiarato Andrews. Intanto gli organizzatori, con una nota sul sito ufficiale, fanno sapere che continueranno a lavorare con le autorità per garantire uno svolgimento in sicurezza del torneo. Sarà garantito il rimborso per chi avesse acquistato il biglietto per questi giorni di sospensione.

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